Alessandra Musarra è l’ultima vittima di femminicidio in Italia. E la sua morte stride, se possibile, ancora di più con la festa dell’8 marzo, la giornata internazionale della donna che si celebra proprio oggi. Non si conosce ancora il movente dell’omicidio: la ragazza è stata trovata morta ieri mattina nella sua casa di Santa Lucia sopra Contesse a Messina. Il corpo senza vita della giovane è stato trovato sul letto riverso in una pozza di sangue. Subito, i sospetti sono ricaduti sul fidanzato 26enne della ragazza, Cristian Ioppolo: l’uomo, dopo qualche ora, ha già confessato di essere stato lui ad uccidere la sua fidanzata. Alessandra è morta e ad ucciderla è stato il suo ragazzo. Un giorno prima dell’mocisio, Alessandra ha commentando un video della fiction Rai “Un posto al Sole”, e scriveva: “Bravissimi gli attori, ogni anno in vista della festa della donna ci sono sempre nuovi temi di violenze sulle donne perché sono in mille modi… e un posto al sole li racconta tutti grandiosi…”. E il 4 marzo scorso scriveva inoltre: “L’essere umano è un fiore destinato a morire ancor prima di sbocciare”. E oggi, sfogliando il profilo facebook della ragazza, ritrovare quelle foto che la ritraggono insieme al suo assassino, fa ancora più effetto. E allora, ci chiediamo: cosa celebriamo in occasione dell’8 marzo? Cosa regalano alle donne per questa ricorrenza? Un fiore che appassirà in fretta? Quali sono le emozioni che provano gli uomini quando leggono dell’ennesima donna vittima della violenza di un uomo? Massacrata, a calci e pugni, per gelosia. Già, la gelosia. Quell’ancestrale sentimento che sembra quasi voler giustificare episodi ingiustificabili sul piano razionale. La furia di Cristian Ioppolo è stata incontenibile: ha preso a schiaffi e pugni la sua compagna fino ad ucciderla. Ad accorgersi che Alessandra era morta è stata suo padre, che insieme al resto della famiglia abita al piano di sotto dell’appartamento in cui viveva la ragazza. Alessandra non rispondeva, quindi suo padre ha fatto ingresso in casa dalla finestra. Il suo corpo, specialmente il viso, era ricoperto di lividi. E’ stata stroncata così un’altra giovane donna. Senza un perchè, senza un motivo, senza un senso.