Nel calcio,vincere un campionato non e’ mai stato agevole, perche’ parliamo di uno sport con imponderabili fattori, che lasciano con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto di gioco, con squadre partite per vincere i campionati,che si sono ritrovate con un pugno di mosche in mano.
Il Ragusa calcio partito sin dai primi giorni della preparazione estiva con l’eccellenza nella testa,ha sfatato questi luoghi comuni ed e’ riuscito nell’intento di vincere anzi stravincere,un campionato guidandolo sin dalla prima giornata,battendo nei momenti topici,le avversarie piu’ pericolose.
Onore al merito dunque alle componenti principali che hanno fatto quadrato nei momenti di piccole crisi fisiologiche, per superarle con propri meriti,perche’ in questo sport, nessuno ti regala niente,e battere la capolista e’ sempre un titolo di merito.
Domenica, squadra, societa’ e tifosi, hanno cosi’ potuto festeggiare la promozione in eccellenza battendo in casa per 3-1 la Don Bosco,con una giornata di anticipo, dimostrando ancora una volta lo strapotere tecnico e fisico del suo DNA calcistico,di una squadra fortissima costruita per dominare il campionato.
“Siamo al settimo cielo-dice il presidente D’amico- abbiamo dimostrato di essere i piu’ forti del girone e superato qualche momento di piccola difficoltà, abbiamo battuto chiunque ci si poneva davanti.Un plauso a staff tecnico,alla squadra sempre agguerrita ma con una nota poco positiva per quanto riguarda le presenze al campo dei tifosi,che onestamente mi aspettavo molto piu’ numerosi,considerato il cammino vincente della squadra.Comunque ci sara’ tempo per poter migliorare,per ora godiamoci questo momento magico, non dimenticando la fase finale della Coppa Italia da onorare”
Domenica ultima giornata contro L’Atl. Scicli in trasferta, per archiviare un campionato pieno di soddisfazioni e passata la sbornia dei festeggiamenti,una pausa e poi di nuovo al lavoro,per programmare un altro dignitoso campionato,cosi’ come si addice ad una gloriosa societa’,tra le piu’ antiche,del panorama calcistico isolano.