Non ce ne vogliano gli altri che si sono cimentati nell’impresa, ma Alberto Angela resta unico: mai il nostro barocco, il nostro Val di Noto, le nostre tradizioni culinarie, sono state narrate con tanta maestria e, allo stesso tempo, tanta felicità. E’ stata una straordinaria puntata di “Meraviglie: la penisola dei tesori”, andata in onda ieri sera su Rai 1. Alberto Angela ha percorso le strade di Noto, Modica e Ibla. (durante la puntata ha anche parlato di Parma e delle splendide grotte di Frasassi). Partendo da Noto, si è parlato del devastante terremoto del 1693 e di come i cittadini abbiano deciso di ricostruire delle città “alla moda”, per l’epoca, ovvero cimentarsi nell’arte barocca. Ma cosa vuol dire barocco? Edifici imponenti, un incredibile spazio architettonico e un sapiente studio della luce che assume sfumature diverse ad ogni ora del giorno.
Poi, il ricordo bufaliniano di Modica, ovvero quella terra che ha “la forma di una melagrana spaccata” e il racconto della chiesa di San Giorgio, la più grande chiesa del Val di Noto. Uno sguardo anche all’antica tradizione del cioccolato, patrimonio gastronomico della città e, infine, il viaggio a Ragusa Ibla. Alberto Angela ha parlato della chiesa di San Giorgio e dello stile tardo barocco rococò e, naturalmente, uno sguardo a quella che è diventata “la terra di Montalbano”. L’attore Cesare Bocci (Mimì Augello) ha parlato della sua esperienza, dell’arrivo della troupe a Ragusa Ibla, del ricordo che è rimasto impresso in tutto il cast di questo luogo unico. Perchè, come dice Alberto Angela alla fine della puntata: “Il barocco non è solo uno stile. E’ un modo di vivere”.
Per rivedere la puntata riguardante il Val di Noto, cliccare il seguente link al minuto 1.20.00
https://www.raiplay.it/video/2019/03/Meraviglie-La-penisola-dei-tesori-Patrimoni-unici-dalle-Grotte-di-Frasassi-alla-Val-di-Noto-92f9cfc5-ead9-4c76-9189-680bd534d8ae.html