“U cornettu ro zu Vittorio”, a Chiaramonte, è un’istituzione. Stiamo parlando della Pasticceria del Corso che il 9 aprile del 1989, esattamente trent’anni fa, apriva per la prima volta le porte al pubblico. Da allora i gusti sicuramente sono cambianti, ma una cosa è certa: il cornetto di notte rimane un appuntamento imprescindibile a Chiaramonte, soprattutto durante le sere d’estate ma anche in d’inverno. In occasione di questa importantissima ricorrenza, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Raffaele Miciliuzzo, figlio di Vittorio e da settembre comproprietario a tutti gli effetti della pasticceria insieme al papà. Non è facile raccontare trent’anni di storia ma una cosa è certa: il cliente, da queste parti, non è solo un numero, ma uno di famiglia: “Siamo ancora gli unici che hanno puntato solo ed esclusivamente sulla pasticceria, anche se negli anni abbiamo sperimentato la tavola calda e i buffet. Per noi, la pasticceria resta sempre e comunque il nostro prodotto di punta”, ci spiega e aggiunge: “In trent’anni le mode sono cambiate, dalla pasticceria mignon classica siamo passati alle mousse, alle cheese cake e ad altri prodotti che, sicuramente, seguono le mode del momento. Ma il nostro prodotto di punta resterà sempre, oltre alla pasticceria classica, il cornetto”. E parliamone, allora, del cornetto di Vittorio. Cos’ha di diverso rispetto agli altri? Fondamentalmente, le dimensioni, piuttosto “importanti”. Inoltre, non si bada alla quantità del ripieno e ai gusti, nel senso che le quattro creme principali proposte ovvero cioccolata, ricotta, crema e marmellata, possono essere utilizzate come farcitura a scelta del cliente: “Devo dire che non c’è davvero limite alla fantasia dei nostri clienti, che amano mischiare le creme nelle combinazioni più disparate. Uno dei gusti che va di più è crema e ricotta, ovviamente in un’unica farcitura”. I cornetti vengono preparati sul posto, quindi serviti caldi, appena sfornati, già a partire dall’1.30 di notte, immancabilmente tutti i giorni sia d’inverno che d’estate. Ma qual è la clientela che frequenta la pasticceria di notte? Raffaele Miciluzzo ci risponde: “Il popolo della notte è variegato: abbiamo tanti giovani che magari ritornano da un locale o dalle feste, o anche persone che rientrano dal lavoro, per esempio i camerieri, i pizzaioli, tutti coloro che hanno lavori notturni. Alcuni consumano il cornetto sul posto, altri lo acquistano per fare colazione il mattino seguente. Ciò che conta davvero è l’atmosfera che si crea, perché noi siamo veramente una grande famiglia. I nostri clienti fanno parte del nucleo della pasticceria”.
E per il futuro? Su questo argomento Raffaele Miciluzzo non si sbilancia: “Abbiamo davvero tanti progetti che potrebbero vedere la luce già a partire da settembre. Vorrei fare un ringraziamento sincero a tutti i nostri clienti per questi 30 anni meravigliosi. Con loro ho un bellissimo rapporto. Per tutti noi non sono mai stati solo dei numeri”.