Una girandola di comicità, musica e canzoni. Che hanno coinvolto e divertito il pubblico in sala: protagonista indiscussa, oltre alla simpatia e alla bravura di Stefano Masciarelli, attore romano celebre per l’attività nel piccolo come nel grande schermo, la musica di quel decennio storico per il cantautorato italiano, forse, l’età dell’oro della musica italiana. “Ne abbiamo approfittato per ballare, cantare e per farci un po’ di sane risate – spiega Masciarelli – visto che ne abbiamo bisogno in questo periodo storico”. Ieri Masciarelli è stato il mattatore de “I Meravigliosi anni ‘60”, lo spettacolo che ha concluso la rassegna “Teatro In Primo Piano”, ospitata al Marcello Perracchio, promossa dall’associazione Progetto Teatrando. Stefano Masciarelli ha animato l’effervescente appuntamento con Fabrizio Coniglio sul palco e musiche dal vivo con l’orchestra e la voce di Valentina Olla. In particolare Masciarelli, attore poliedrico e cantante, ha regalato una serata intensa di ricordi e canzoni con arrangiamenti rivisitati e suonati dal vivo. “Abbiamo cercato di ritrovare sapori – ha detto l’attore – umori, speranze e sogni di un momento storico da ripercorrere col sorriso sulle labbra e la musica in testa”. Infatti tutto inizia quando un uomo, il protagonista, decide di aprire una finestra sul suo passato e su quello del proprio paese. Il suo viaggio comincia da una mansarda dove riscopre vecchi oggetti, libri e canzoni di un paese, l’Italia, che sapeva ridere. Dove è finito quello stato d’animo collettivo? Cosa è cambiato? Attraverso il racconto ironico e nostalgico di usanze, modi di parlare, mai volgari, Masciarelli ha voluto ripercorrere un’epoca di grande sogno che abbiamo forse dimenticato, gli anni ’60 ma in parte anche i ‘70. Ed ecco perché Masciarelli, attore poliedrico e cantante, ha regalato una serata intensa di ricordi e brani celebri partendo dalle canzoni di Alberto Sordi per passare a Domenico Modugno e a tanti altri cantanti e successi dell’Italia del sorriso e del sogno con arrangiamenti rivisitati e suonati dal vivo. Attraverso queste canzoni gli spettatori hanno rivissuto, appunto, il sogno e il sorriso di quel paese che sembriamo aver dimenticato. E, alla fine, applausi per tutti.