E’ arrivato il momento per tutti gli appassionati gastronomi della provincia di Ragusa. Pasqua è la festa più importante della cristianità ma non possono mancare le classiche sulle nostre tavole.
Ogni famiglia ha le proprie ricette e i propri segreti: c’è chi condisce la carne in un certo modo, chi le chiama “mpanate”, chi “pastizzi”, ma il risultato è sempre quello: a tavola, durante le festività pasquali, sono d’obbligo i classici pasticci a base di carne, principalmente di pollo e agnello e, come dolce, le cassatedde di ricotta. In alcune zone della provincia hanno dimensioni enormi, in altre abbastanza piccole. Sta di fatto che questa tradizione antichissima ha origini nel XV e XVI secolo, quando gli spagnoli, e precisamente i catalani, portarono in Sicilia quelle che loro chiamavano “empanades”, cioè dei pasticci a base di carne, principalmente d’agnello.
Oltre alle ‘mpanate, è uso preparare i cosiddetti “pastieri” o “pastirieddi”, cioè dei pasticci a base di interiora d’agnello tritati. Anche questo piatto deriva dai tradizionali “pastell” catalani. Negli ultimi anni, però, si preferisce utilizzare la carne tritata, condita con uovo, pepe e formaggio. A differenza delle ‘mpanate, che sono ricoperte da una calotta di pasta, i “pastirieddi” restano scoperti.
Anche le “cassatedde di ricotta” arrivano dalla tradizione catalana, e precisamente prendono il nome dalla “quesada”. Ma se cercate traccia di questi piatti in Spagna non li troverete: ormai, le empanades sono delle semplici torte di mele.