Venghino signori, venghino! Approda a Catania “Cenere”, l’attesissima mostra dell’anno, dedicata al mistero della vita. Troverete autoscontri, impiccagioni, montagne russe, supereroi, aeroplanini, serpenti, pagliacci, cozze scoppiate, addestratori di cavalli, cani da caccia, aspirapolveri, mangiatori di panna, pellicciaie, spogliarellisti, pazzi e prostitute.
Uno spettacolo strepitoso, per grandi e piccini, famiglie divorziate e omosessuali. Ciò che è vero è finto, e ciò che è finto è vero. Dalla noia delle gambe depilate ai letti senza lenzuola, dalle lampadine fulminate al naso che cola. Signore e signori, non perdete lo spettacolo più trash dell’anno. Potreste pentirvene e, chi si pente, è fottuto!
Pompieri, spazzini, operai, contadini, bidelli, toelettatori, fabbri, baby sitter arrapate. Tutti, tutti, senza alcuna discriminazione di sesso, razza, lingua, religione, altezza, peso, colore degli occhi, ascelle sudate e alitosi, potranno partecipare al corteo funebre organizzato in “pompa” magna per onorare la morte della pittura.
L’appuntamento è il 2 maggio, al Teatro Coppola di Catania, alle ore 19:00, obbligatoriamente vestiti a festa e abbondantemente profumati. I partecipanti al funerale riceveranno in dono un mazzo di fiori di plastica, e saranno accompagnati da tre defunti presso il palco, laddove verranno accolti dal saluto del curatore di anime peccatrici Andrea Guastella, fruiranno dei loculi del pittore Momò Calascibetta, siciliano per caso, e assisteranno alla presentazione del libro intitolato “La cenere dell’acanto” (Aurea Phoenix Edizioni), scritta dallo scribacchino Dario Orphée La Mendola. Alcune copie saranno disponibili in sede, al costo di un bacio e di un cioccolatino. Nel corso della serata andrà in scena “La conferenza dell’incongruenza”, sui paradossi dell’arte contemporanea.
Al botteghino del teatro troverete un simpatico becchino, che avidamente raccoglierà le vostre generose offerte.