Se pensate di sapere in che cosa consiste la dieta mediterranea solo perché abitate nel bacino mediterraneo vi sbagliate di grosso. In realtà, la dieta mediterranea rimane per molti qualcosa di astratto e di lontano e non è nemmeno così semplice seguirla come si potrebbe pensare in un primo momento. A Chiaramonte, la biologa nutrizionista Letizia Licitra ha tenuto sabato pomeriggio un interessantissimo “itinerario” in cui ha spiegato non solo in cosa consiste la dieta mediterranea, questa sconosciuta, ma ha anche parlato della cosiddetta piramide alimentare, delle diete “moda” e più, in generale, di come il cibo sia strettamente legato alla salute. Si è trattato del primo dei quattro incontri intitolati “Educazione alla salute”, svoltosi nella splendida tenuta di contrada Poggio Gallo di proprietà dei coniugi svizzeri Romano e Luana Piazzini.
Cibo è vita, cibo è benessere: ma allora perché non riusciamo a seguire il cosiddetto “corretto stile di vita?”. Non è facile rispondere a questa domanda. Parliamo, ad esempio, delle centinaia di diete che troviamo sul web o sulle riviste: dieta del limone, dieta del pompelmo, dieta del gruppo sanguigno, la paleodieta, dieta della pizza e perfino la dieta del segno zodiacale…inutile spiegare come siano tutte finalizzate alla perdita momentanea di qualche chilo ma non possono certo diventare il nostro stile di vita. Inoltre, queste diete alla lunga possono risultare pericolose, in quanto creano degli squilibri nel nostro metabolismo. A questo proposito, la dottoressa Licitra ha aperto l’incontro con una semplice domanda: “Quanti di voi organizzano un piano settimanale dei propri pasti?”. Naturalmente, un silenzio tombale è sceso fra i presenti. E sarebbe proprio questa la chiave di volta per comprendere quanto il cibo sia essenziale nella nostra vita: non ha senso lasciare tutto al caso, senza una pianificazione settimanale, vista l’importanza che riveste nella nostra vita. Eppure questo non succede nella maggior parte dei casi. Ma per tornare alla dieta mediterranea, bisogna capire che la nostra alimentazione non è come quella di un contadino siciliano degli anni ’50, anni in cui fu elaborata e “scoperta” per la prima volta quella che oggi chiamiamo dieta mediterranea. Fu l’americano Ancel Keys a parlarne per la prima volta e a effettuare uno studio scientifico, in quanto si era accorto che nel bacino mediterraneo le persone morivano meno di patologie cardiovascolari rispetto ai soldati americani. Quando parliamo di dieta mediterranea, parliamo di un’alimentazione ricca di cereali integrali, pochi grassi saturi (provenienti da burro e carne processata), olio d’oliva (in quantità non eccessive, usato per condimento), pesce. E se parliamo di dieta mediterranea, dobbiamo necessariamente parlare anche di piramide alimentare: “Alla base della piramide non troviamo il cibo, ma l’attività fisica, la convivialità e, successivamente, l’acqua”, spiega ancora Letizia Licitra. Seguire queste semplici pratiche alimentari, unite ad un corretto stile di vita, diminuisce drasticamente il rischio di malattie cardiovascolari, obesità, diabete, tumori e malattie metaboliche. “La dieta mediterranea si adatta ai nostri geni. E’ il nostro stile di vita attuale ad essere sbagliato, ovvero essere sedentari e mangiare a tavola senza riuscire a placarsi. Avere uno stile di vita attivo, non significa diventare degli atleti. Basta una camminata giornaliera di buon passo per 30 minuti”.