Si parla spesso di raptus, di “momento di follia”, di violenza inattesa che ad un certo punto esplode. Di gelosie più o meno palesate. Ma tutto questo può minimamente giustificare una tale esclation di violenza nei confronti delle donne? Già, perchè l’ultima donna uccisa in Sicilia in ordine di tempo, Alice Bredice, è la sesta vittima di femminicidio in soli due mesi nella nostra regione. E allora un paio di domande forse bisogna cominciare a porsele. Di solito, nella maggior parte dei casi, a trasformarsi in un assassino è il marito, l’ex compagno, il fidanzato, l’amico. Alla vigilia della Festa della Donna, il 7 marzo, viene assassinata Alessandra Musarra, 25 anni, di Messina, trovata senza vita nel suo appartamento nella zona periferica della città.
A massacrarla di botte sarebbe stato il suo fidanzato, Cristian Ioppolo, fermato dopo il delitto. Ha ammesso di aver litigato con la fidanzata, ma poi ha dichiarato di avere vuoti di memoria e non ricordare. Ma il 26enne si trova in carcere e il gip non gli ha creduto. L’autopsia sul corpo della ragazza ha rivelato segni di strangolamento.
A metà marzo, un’altra giovane donna è stata uccisa nel Trapanese: Nicoletta Indelicato, 26 anni, accoltellata e poi data alle fiamme. Accusati dell’omicidio, sono i coetanei Margareta Buffa e Carmelo Bonetta, i due “amici” che le avrebbero teso una trappola.
A Catenanuova, in provincia di Enna, Filippo Marraro ha ucciso a colpi di pistola l’ex moglie, Loredana Calì, e si è poi costituito. Dopo il delitto, l’uomo ha avvisato parenti e amici.
Sui social, il ritratto di una famiglia serena. Sempre ad aprile la stessa sorte è toccata ad Elvira Bruno, 53 anni, di Palermo. Quindici giorni fa il marito l’ha strangolata, Moncef Naili, tunisino di 54 anni.
A Castelvetrano, Rosalia Lagumina, 48 anni e Luigi Damiani, 60 anni, sono stati trovati entrambi senza vita. . I due corpi sono stati rinvenuti nell’abitazione in cui l’uomo ha sferrato le coltellate mortali alla moglie, suicidandosi subito dopo.
Poi, l’omicidio di Alice Bredice, per mano del marito Simone Cosentino e Alice Bredice. Lui, poliziotto in servizio alla sezione Volanti della Questura di Ragusa, ha impugnato la sua pistola e ha sparato alla donna nel sonno. Poi ha rivolto l’arma contro se stesso.
Infine, l’ultimo episodio verificatosi proprio ieri. A Mazara del Vallo, una donna lotta ancora fra la vita e la morte. Lui, Guglielmo Norrito, 43 anni, le ha sferrato 55 coltellate e poi ha tentato di togliersi la vita lanciandosi da un cavalcavia dell’autostrada. La donna, sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, lotta fra la vita e la morte.
Queste donne non devono restare soltanto dei numeri in una triste statistica. E’ il caso di chiederci, invece, se non ci sia qualcosa di veramente malato, di ossessionante e perturbante, nella nostra cultura che vede e trasforma le donne in oggetti da possedere a tutti i costi. O mia o di nessuno.