Il nostro Mare, come gli oceani del mondo, è diventato una “zuppa di plastica”, una catastrofe ecologica senza precedenti che ci riguarda da vicino ma che non sembra sortire adeguate azioni da parte nostra, volente e dolente società del consumo! Ogni giorno in Italia consumiamo circa 6mila tonnellate di plastica di vario genere che per oltre metà diventano rifiuti. Si stima che oltre 731 tonnellate di questi rifiuti plastici vengono dispersi nel nostro Mediterraneo, causando irreparabili danni non solo all’intero ecosistema marino ma anche a noi esseri umani, entrando nella catena alimentare. I Rapporti scientifici parlano chiaro, ma non è necessario scomodare l’Agenzia Ambientale delle Nazioni Unite, l’Ispra o il Cnr, per comprendere l’entità del disastro che abbiamo attorno; lo vediamo in ogni angolo di territorio, in campagna come al mare, sulle spiagge,al polo nord come in Antartide e sull’Everest, questo materiale apparentemente innocuo è disperso ovunque e purtroppo il degrado ambientale e le conseguenze che determina anche a livello economico sono incalcolabili. Non possiamo più far finta di nulla, i rifiuti ed il problema del loro corretto smaltimento rappresentano un pericolo per il futuro dell’ecosistema, per la salute dell’uomo e della vita sulla Terra. E’ assolutamente necessario riportare al centro del dibattito, la necessità di ridurre i rifiuti il più possibile, in difesa del Bene Comune sempre più a rischio.
Per questo, sabato 18 Maggio 2019 dalle ore 9.30 in concomitanza con tante realtà territoriali della nostra amata isola, Associazioni, studenti, cittadini o semplicemente Esseri Umani, siciliani e non, tutti insieme a dare il buon esempio, ripulendo porzioni di territorio, uniti nel’impegno di far crescere una cultura ecologica tesa a recuperare quel rapporto di rispetto che ormai l’uomo moderno ha perso nei confronti della Natura.
Appuntamento Sabato 18 MAGGIO 2019, a Scogllitti dalle ore 9.30, Spiaggia di Cammarana, un’area importante da dove risalgono le nostre origini, l’antica città greca di Kamarina presso la foce del fiume Ippari, un tempo navigabile e fino agli ’60 dalle acque cristalline (allora non occorreva un buon depuratore!); infine ciò che rimane della meravigliosa zona dunale (dove si trovava il famoso Maccone Re).
Alle Autorità preposte saranno denunciati eventuali ritrovamenti di rifiuti speciali. L’invito è rivolto a tutti, Armati di sorrisi e guanti vi aspettiamo numerosi!