«Non c’è più tempo da perdere. Bisogna agire subito per fermare la febbre del Pianeta. Chiediamo politiche concrete contro i cambiamenti climatici. Così Legambiente, Rinascita Verde e gli studenti delle scuole di Ragusa si sono mobilitati per chiedere al Governo italiano e al sindaco di Ragusa Peppe Cassì di intraprendere azioni immediate per ridurre le emissioni italiane di gas serra».
Così Eugenio Cannì , responsabile di Rinascita Verde, commenta la partecipazione alla manifestazione per il clima di questa mattina di centinaia di giovani e studenti del movimento Friday for Future. Questa volta gli studenti e i giovani ragusani sono stati parte dei milioni di giovani e di cittadini che si sono riversati in più di 1.660 piazze di 125 Paesi per il Global Strike For Future e Ragusa è stata una delle 100 città italiane in cui gli studenti hanno manifestato.
«Per salvare il clima e aiutare il pianeta servono coraggio e responsabilità da parte dell’Europa e dell’Italia, ma anche il comune di Ragusa è chiamato a fare la sua parte. Siamo il Paese del sole e delle fonti pulite sempre più competitive, ma finanziamo di più le fonti fossili rispetto alle rinnovabili pulita – continua il vicepresidente di Legambiente Nadia Tumino -.
Abbiamo chiesto al Sindaco di creare nelle aree pubbliche del parco agricolo urbano un “ bosco in città “ con essenze forestali in modo da assorbire la CO2, ma anche di distribuire a tutti gli alunni delle scuole primarie e medie di Ragusa delle borracce per l’acqua in modo da far scomparire le bottigliette di plastica che stanno inquinando il pianeta, ma soprattutto il mare ,oltre che a dotare le aree intorno alla diga di Santa Rosalia di contenitori per i rifiuti – conclude Patricia Jora di GMI (Giovani Menti Indipendenti)
La manifestazione , alla quale hanno partecipato alunni dei diversi istituti superiori di Ragusa, studenti universitari, alunni di seconda elementare del plesso di via Ecce Homo e rappresentanti delle associazioni Isola Verde e Youpolis Sicilia , si è conclusa con la consegna al sindaco della richiesta di dichiarazione di emergenza climatica e ambientale corredata da almeno 250 firme.
Il prossimo appuntamento sarà venerdì 20 settembre quando inizierà una settimana d’azione per il clima con uno sciopero mondiale alla quale saranno invitate anche le generazioni più anziane.