L’attenzione, la vicinanza, le carezze. In una parola sola: l’amore. E’ stata celebrata martedì a Ragusa, su iniziativa dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, la Giornata del sollievo che ha voluto lanciare il messaggio della necessità di donare “Una carezza per chi soffre” mettendo in evidenza “I sentieri del sollievo”. L’appuntamento si è tenuto nella chiesa del Preziosissimo sangue di Nostro Signore Gesù Cristo in via Fieramosca. Dopo l’esposizione delle opere degli alunni della scuola dell’infanzia del plesso Bruno Munari, alla presenza dei componenti della cappellania ospedaliera e di tutte le realtà associative che hanno contribuito ad animare l’appuntamento, oltre che con l’Hospice oncologico dell’Asp diretto da Antonella Battaglia, si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta da padre Giovanni Salonia, ofm cappuccini, direttore dell’istituto Gestalt Therapy Kairos. “Di fronte al dramma del dolore – ha detto padre Salonia nella sua omelia – l’uomo si è sempre chiesto cosa si può fare. Ma dobbiamo accettare che siamo stati creati con la capacità di fare fronte alla sofferenza. Il tema della sofferenza, però, ci riguarda tutti, sia per i legami di affetto che abbiamo con le persone che soffrono, sia perché a volte il turno gira e tocca conoscere pure noi che cosa significa soffrire. In che modo il Signore si fa vicino a ognuno di noi? Direi che l’aver scelto come tema di questa giornata la carezza è molto bello. Papa Francesco ha detto che l’amore di Dio diventa visibile con la tenerezza, ha spiegato che dobbiamo imparare la scienza della tenerezza. E’ proprio di fronte alla sofferenza che ci accorgiamo di avere un bisogno accresciuto di tenerezza, di carezze, di vicinanza dell’altro. E allora queste giornate, questo momento in cui la diocesi si interroga e si rende conto che dobbiamo fare crescere nella nostra cultura anche e soprattutto quella della carezza, e non soltanto quando stiamo male, assume un significato ben preciso”. E padre Salonia ha aggiunto: “Dobbiamo lavorare sempre di più sulla cultura di avvicinarci all’altro con la consapevolezza di doverlo riempire delle nostre carezze, della nostra vicinanza. Dio è un bacio: per capire l’Eucaristia, diceva Padre Pio, bisogna leggere il Cantico dei cantici, quando l’innamorato cerca l’innamorata”. Il direttore della Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, si dice soddisfatto per i messaggi lanciati in occasione di questo appuntamento. “Ringrazio – afferma padre Salonia per la disponibilità così come il parroco del Preziosissimo sangue, padre Giuseppe Russelli, per averci ospitato. Con la Giornata del sollievo completiamo la programmazione delle iniziative previste nella nostra stagione pastorale anche se, pure nelle prossime settimane, cercheremo di promuovere degli appuntamenti che abbiano una forte valenza per i fedeli”.