Vedete questi fiori? Non sono erbacce e non sono nemmeno da mettere in un vaso. Piuttosto, in una boccetta. Stiamo parlando di quell’olio miracoloso dei nostri nonni, l’iperico. La sua pianta, in questi giorni, raggiunge la fioritura ed è il momento giusto per andare a raccoglierlo. L’iperico (o erba di San Giovanni) è una pianta erbacea dai caratteristici fiori gialli. L’iperico infatti cresce ovunque, anche nei bordi delle strade di città, ma sicuramente preferisce boschi radi e luminosi, posizioni soleggiate e asciutte come campi abbandonati ed ambienti rurali.
L’iperico raggiunge la fioritura massima durante il solstizio d’estate e si dice che il giorno più propozio per la raccolta sia proprio il 24 giugno (notte di San Giovanni) da cui il nome popolare.
L’iperico è ricchissimo di principi attivi come flavonoidi, tannini, ipercina, acido clorogenico e caffeico. L’olio di iperico è un valido rimedio in caso di scottature, ustioni ed eritemi solari. E’ inoltre utile per trattare la pelle arrossata da pannolini nei bambini, è un ottimo sbiancante per le macchie della pelle, da eccellenti risultati nella cura della psoriasi ed è anche un ottimo alleato per combattere l’invecchiamento poiché stimola la rigenerazione cellulare (è infatti questo il motivo della sua efficacia contro le ustioni). E’ anche un eccellente doposole.
Prepararlo è semplicissimo: raccogliete le cime dei fiori, pulite e ben asciutte. Posizionatele all’interno di un vasetto di vetro e copriteli fino all’orlo con olio d’oliva. Mettetelo in un sacchetto di carta, al sole, per un mese circa. Dopo aver fatto trascorrere questo tempo, può essere utilizzato (se volete potete filtrarlo).