“Quando immergo le mani nell’argilla, sento di aver trovato un modo per esprimermi”. Lo descrive così il rapporto con la scultura la giovane Adele Zaffarana, 17 anni, chiaramontana ma studentessa a Comiso al Liceo Artistico Salvatore Fiume, sezione scultura. E’ giovane, giovanissima, frequenta ancora il terzo anno, ma ha già vinto due concorsi nazionali con due sculture a tema: “i legami” e “la donna nell’arte”, sotto la supervisione della professoressa di laboratorio Natasha Lo Nigro. Adele si è piazzata al secondo posto al concorso “Themis” di Bronte, la cui premiazione si è svolta il 7 giugno e al primo posto al concorso “Celommi”, svoltosi a Teramo il 23 maggio. Le sue sculture sono moderne, raccontano un’idea, esprimono sentimenti che, con grande abilità, Adele riesce a imprimere nell’argilla o a scolpirle nella pietra.
A Bronte, grazie al secondo posto ottenuto, la sua scultura sarà pubblicata in una antologia. In questa occasione, Adele ha presentato una scultura che rispettasse il tema “i legami” e ha realizzato una tavoletta di legno con tanti chiodi, sormontati da un filo di cotone colorato che andavano a formare due volti (uno maschile e uno femminile) che si intrecciano fra di loro, dando l’impressione che si bacino. La domanda che si è posta Adele è stata questa: il vincolo, è qualcosa che ci impone la società o viene da noi stessi?
Al concorso di Teramo, il “Celommi”, la scultura presentata rispettava il tema “la donna nell’arte”. In questo caso, Adele ha deciso di riprodurre una figura femminile che, posta al centro, simboleggia l’universo femminile vincolato da nastri in pietra che rendono invece l’idea dei pregiudizi sociali e religiosi sia nel passato che nel presente.
La strada, soprattutto quella artistica, per questa giovane talentuosa sarà lunga. Ma noi le auguriamo di continuare con il suo percorso e, siamo certi, si farà onore. Siamo certi che sentiremo ancora parlare di lei.