Il mondo cambia volto, la società vive un radicale mutamento, gli stili di vita si trasformano. Tutto sembra assumere la caratteristica del movimento. Vince chi va più veloce, utilizzando gli strabilianti progressi tecnologici. Le nuove vie delle relazioni, passano attraverso il multimediale e i Social. Allo sguardo disincantato dell’uomo moderno le varie e molteplici vie di un tempo appaiono miti e leggende. Eppure, rivelando lo sforzo di raggiungere un di più, un oltre, inteso come conquista e guadagno, permangono nella storia, ma soprattutto nella memoria, a significare un passato che ci ha generato all’intelligenza della vita.
Nelle condizioni attuali della nostra società, abbiamo bisogno di ritornare a Dio nella semplicità del cuore, proprio come i Pastorelli hanno fatto. Semplici perché avevano il cuore aperto a Dio e la grazia li ha trasformati. Vivendo nella semplicità avremo un cuore capace di comprendere anche i fratelli più bisognosi e nella carità di Dio andare loro incontro secondo le nostre possibilità.
“Il Pellegrinaggio” è un’esperienza di fede, è vivere concretamente nella vita di ogni giorno quello che proclamiamo con la nostra fede, è testimoniare la nostra fede nell’ambiente dove siamo chiamati a vivere, nel nostro ambiente di lavoro, di scuola, di casa o altro. Anche quest’anno l’ufficio per la pastorale della Salute organizza il pellegrinaggio a Fàtima per partecipare in maniera attiva alle varie celebrazioni che animano il frequentatissimo Santuario Portoghese in particolare nei giorni 12, 13, 14 e 15 agosto 2019 in occasione della ricorrenza della quarta apparizione. Spiritualità, silenzio, preghiera, ma soprattutto “semplicità” e “solidarietà” sono le caratteristiche principali di questo grande Santuario Mariano.
Il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Fatima è espressione della richiesta della Signora del Rosario, accennata il 13 agosto del 1917 ed esplicitamente indicata nell’apparizione del 13 ottobre di questo stesso anno a Lucia di Gesù, Francesco Marto e Giacinta Marto: “Voglio dirti che facciano qui una cappella in Mio onore; che sono la Madonna del Rosario” (Prima Memoria di Suor Lucia). La cappellina fu eretta nel 1919, sul luogo delle apparizioni del 1917 alla Cova da Iria e, da allora, lo spazio del Santuario si è andato edificando, in risposta al significativo afflusso di pellegrini.
Il Santuario di Fatima è luogo di pellegrinaggio, che fa memoria del suo evento fondante: le apparizioni della Madonna ai tre Pastorelli. La cura pastorale dei pellegrini (in particolare dei malati e dei sofferenti) è l’elemento primario della sua missione. Nella Cappellina delle Apparizioni ci troviamo sempre al centro del Mistero che pervade questo Santuario. Qui è apparsa la Madonna avvolta di luce e ha parlato di Dio agli uomini. “Fàtima è questo manto di luce che ci copre…“ La luce qui comunicata penetra nel cuore, invitando a lasciare che Dio sia la Luce che dilegua le tenebre affinché lo scoraggiamento, la tristezza, la sofferenza e l’angoscia non abbiano mai il sopravvento. (Papa Francesco, 13 maggio 2017). Davanti all’immagine della Madonna, con la corona d’oro donata dalle donne portoghesi dove è incastonato il proiettile che colpì Giovanni Paolo II (13 maggio 1981 – Piazza San Pietro) i pellegrini affidano tutte le speranze, le preoccupazioni e le sofferenze, tutte le incertezze e le insicurezze, sicuri che nulla nella nostra vita le è indifferente. La Signora vestita di luce ha garantito alla giovane Lucia, come oggi lo fa con tutti noi: “lo non ti abbandonerò mai! ll Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio“.
In questa speranza, rimaniamo in preghiera, protetti dal suo manto materno, e le confidiamo tutte le nostre intenzioni, attraverso la preghiera che più ci ha chiesto: il Rosario. I pastorelli aspettavano ogni apparizione mentre recitavano il rosario come chi prepara un incontro speciale. La nostra preghiera a Fàtima si trasforma in desiderio di Dio e di impegno con Lui e siamo invitati a elaborare alcuni propositi di solidarietà concreti che sbocciano da questo incontro con Gesù.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a Don Giorgio Occhipinti (3332512634)