Ai Campionati Europei Assoluti svoltesi a Düsseldorf in Germania, l’Italia torna con un bottino complessivo di 10 medaglie, ed una di queste parla anche ibleo, con Giorgio Avola e la squadra di fioretto maschile che sale sul gradino più basso del podio. La squadra italiana partiva come numero uno del tabellone di eliminazione diretta, e saltato il primo turno degli ottavi, scendeva in pedana ai quarti contro l’Ucraina. Pratica sbrigata agevolmente per 45/28, con gli azzurri subito avanti nel primo giro di incontri e poi gestendo il notevole vantaggio fino alla fine del match. In semifinale si affrontava la Germania padrona di casa, che nonostante la presenza in squadra del campione olimpico Kleinbrink, e del pluricampione del mondo Joppich, in questa stagione di coppa del mondo non aveva mai neanche sfiorato il podio. I tedeschi trascinati dal tifo dei propri tifosi partivano subito forte portandosi a +4 dopo i primi due incontri, sorprendendo un po’ gli azzurri, che poi forse con la troppa foga di recuperare lo svantaggio commettevano diversi errori e permetteva agli avversari di incrementare il vantaggio fino ad una massimo di +9, mai più colmato fino alla fine. Gli azzurri venivano così relegati alla finalina per il bronzo contro la Russia. Avola e compagni ritrovando motivazione e voglia di riscatto affrontavano i russi con grande determinazione fin dall’inizio, e dopo i primi quattro assalti si ritrovavano i vantaggio per 20/8. Rintuzzando poi un tentativo di rimonta degli avversari, gli azzurri chiudevano per 45/36 aggiudicandosi quella medaglia di bronzo, che certamente non soddisfa appieno le ambizioni della squadra italiana, ma che in senso assoluto regala punti preziosi per la qualificazione olimpica. Questo risultato permette di consolidare il secondo posto nel ranking internazionale garantendo un tabellone di diretta favorevole ai prossimi Campionati del Mondo di Budapest, dove c’è da difendere il titolo di Campioni del Mondo a Squadre di fioretto maschile conquistato lo scorso anno a Wuxi in Cina. La prova individuale era stata avara di soddisfazioni per Avola, che giungeva a questo europeo dopo aver vinto tre medaglie individuali nelle ultime tre edizioni. Dopo il turno preliminare il modicano, superati il croato Komsic 15/7 nei tretaduesimi e il danese Kongstad 15/9 nei sedicesimi, il tabellone di diretta lo opponeva al compagno di squadra Garozzo nell’assalto per i quarti di finale. L’acese aveva la meglio, costringendo Avola al nono posto finale, e poi guadagnandosi la medaglia d’argento dietro l’altro italiano Foconi.