Le FILCAMS-CGIL e UILTuCS/ UILTuCS-UIL unitamente ai lavoratori ad essi iscritti scesi in sciopero dal 24 giugno al 31 luglio 2019 per il mancato pagamento delle retribuzione del mese di Dicembre 2018, nonché le retribuzioni dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio 2019, chiedono ai vertici della Confcommercio – Imprese per l’Italia- Nazionale e Regionale se intendono fare luce in merito alla gravissima situazione che si è venuta a creare nella sede di Ragusa.
Riteniamo che sia indispensabile capire come mai si è venuto a creare , un disavanzo di circa 1milione di euro,(dato fornitoci dal Presidente di Regionale Sicilia Dr. Francesco Picarella e dal Presidente di Ragusa Dr. Giovanni Manenti in occasione dell’incontro sindacale tenutosi il 21 giugno u.s.), come mai ancora ad oggi non si è di fronte ad un chiaro e credibile piano di rilancio della Confcommercio Ragusa; come mai vengano disattese e non rispettati gli accordi conciliativi sottoscritti dai lavoratori in data 24 febbraio 2018, accordo sottoscritto dai lavoratori, per grande senso di responsabilità e di appartenenza alla Confcommercio Ragusa, accordo che rientrava in un chiaro impegno assunto dai vertici provinciali di rilancio delle attività da fornire ai soci .
Che fine ha fatto questo fantomatico piano, non è dato sapere.
Vorremmo capire a chi e cosa si riferisce il Presidente provinciale quanto dichiara che” non posso accettare ricatti da chi non ha lavorato come avrebbe potuto” la domanda nasce spontanea: perchè non va a denunciare i ricattatori, perché non ha contestato con i dovuti strumenti, chi non faceva il proprio dovere?
In merito sul come mai, solo ora i lavoratori hanno deciso di dire basta e di scioperare; questa riteniamo sia una domanda alla quale deve rispondere lui a se stesso e ai soci della Confcommercio di Ragusa.