Bilancio più che positivo per il progetto “EduFootprint – School Low Carbon in Mediterranean cities” che si è appena concluso in alcuni istituti scolastici della Sicilia. Inserito nel programma Interreg Med 2014/2020 e coordinato da Svimed Onlus Ragusa, con la collaborazione dell’ATS “Obiettivo Zero Valle degli Iblei” , il progetto, che a livello europeo coinvolge sei Paesi per un totale di 59 scuole, ha monitorato i consumi delle scuole e migliorato la capacità di gestione, e pianificazione del ciclo di vita degli edifici scolastici coinvolti, valutandone non solo gli impatti energetici diretti, ma anche quelli indiretti, come gli appalti pubblici e il miglioramento della consapevolezza e dei comportamenti di tutto lo staff scolastico .
Scuole pilota in Sicilia tra il 2017 e il 2019 sono stati l’Istituto Comprensivo V. Messina di Palazzolo Acreide e l’Istituto Comprensivo “Valle dell’Anapo” di Ferla, attraverso il coinvolgimento diretto degli studenti, degli insegnanti e dello staff tecnico. Da parte di tutti un bilancio più che positivo, con interessanti spunti da sviluppare per migliorare un’eventuale esperienza futura.
“Si è trattato di uno strumento utile per abituare i ragazzi alle buone pratiche e sensibilizzare sulle tematiche ambientali le future generazioni, che poi sono quelle che dovranno salvare il pianeta”, ha commentato l’assessore ai lavori pubblici e viabilità Riccardo Messina del Comune di Palazzolo Acreide. Dello stesso parere Daniela Frittitta, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Valle dell’Anapo di Ferla: “Questa esperienza – commenta – può essere riassunta in poche parole: crescita umana e culturale dei ragazzi; acquisizione di nuove competenze di cittadinanza relativa al rispetto dell’ambiente e allo sviluppo ecosostenibile e diffusione di buone pratiche”.
Anche da parte della prof. Mirona e dalla dirigente scolastica Egizia Sipala dell’Istituto comprensivo V. Messina di Palazzolo Acreide parole di encomio: “Il progetto è stato certamente un’attività positiva – affermano – che ha suscitato molto interesse nei ragazzi che hanno acquisito una maggiore consapevolezza dei loro comportamenti in materia di tutela ambientale”.
Dai professori anche utili spunti di approfondimento e miglioramento per un’eventuale esperienza in futuro: “Sarebbe opportuno incrementare gli incontri informativi e formativi sul tema e disporre il monitoraggio dei consumi energetici della scuola da confrontare poi con i dati successivi – suggerisce la professoressa Domenica Pisani dell’istituto V. Messina di Palazzolo Acreide che continua – Aree interessanti da approfondire in futuro sono sicuramente il recupero dell’umido attraverso il compost e un focus sui rifiuti speciali dei vari settori”. Di clima parla invece il professore Aldo Aprile: “Uno degli argomenti che potrebbe essere affrontato in una seconda fase del progetto è certamente la sfida climatica perché i ragazzi sono molto incuriositi da cosa sta accadendo al nostro clima”.
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