Sabato 13 luglio alle Quam l’opening di ‘Neri Sarnari’, la mostra monografica dedicata al ciclo dei ‘Neri’, sintesi massima della ricerca dell’artista ottantaseienne Franco Sarnari. Molte le opere inedite, in un percorso in cui le tele, solo apparentemente nere, sono affiancate ad opere degli altri cicli, proponendo, passo dopo passo, un ricco dialogo tra i diversi progetti linguistici, dagli anni Sessanta ad oggi. Obiettivo della mostra è comprendere le corrispondenze della ricerca di Sarnari, dalle opere sull’amore degli anni Sessanta alle ‘Cancellazioni’ degli anni Novanta, e il perché questo ciclo così ermetico ne sia la più sensibile conclusione.
“In pochi saprebbero spiegare le relazioni di fondo tra opere tanto differenti” afferma il curatore e figlio Antonio Sarnari. Ed in effetti molti critici, in passato, hanno preferito esaltare alcune opere e non parlare dei cicli successivi di Franco Sarnari; altri hanno dichiarato, già negli anni Settanta, esaurita la vena di questo autore, quando ha cambiato ciclo, con le prime opere “A Monet e Pollock”; altri ancora non hanno gridato allo scandalo con le ‘Cancellazioni’ degli anni Novanta.
“Posso capire la scelta di chi arreda casa – aggiunge Antonio Sarnari – ma l’arte non è una questione di gusto estetico, ed un autore che riesce a creare più linguaggi di espressioni nella stessa carriera è proprio raro! Ho deciso quindi di produrre un progetto in cui poter vedere diverse tele dei Neri, e poter fare dei paralleli diretti con opere degli altri cicli”.
Comprendere la ricerca di questo autore si può, e l’immersione nel linguaggio dei Neri sembra essere fondamentale, come fosse una sorta di chiave di lettura dell’intera ricerca, complessa e lunga sessant’anni. Mostra interessante anche perché, sebbene in ritardo, l’autore ha ricevuto i dovuti riconoscimenti critici per ognuno di quei cicli di opere che, all’inizio erano parsi smarrimenti, e che invece oggi risultano punti di forza.
In mostra una tela del 1969, “Studio per l’Oda”, e poi il “Nero con bordo grigio” esposto per la seconda partecipazione alla Biennale di Venezia, e poi la grande tela “Controluce a Sampieri”, ma anche alcuni bozzetti, da cui si comprende il complesso processo di realizzazione della materia ‘nera’.
L’inaugurazione è per sabato 13 luglio alle 20.00 alla galleria Quam di Scicli, dove è prevista la presenza dell’autore.