L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che da osservazioni condotte da personale INGV in campo intorno alle 02:00 LT del 5 luglio, nella terrazza craterica dello Stromboli persiste un’attività esplosiva che al momento del sopralluogo era prodotta da due bocche attive nell’area Centro-Sud. Tali bocche, spazialmente ravvicinate tra loro, producevano intensa attività di spattering ed avevano formato un piccolo cono di scorie. L’area Nord della terrazza craterica era caratterizzata da sporadiche esplosioni di bassa intensità. Per ciò che concerne il trabocco lavico alimentato dall’area craterica Centro-Sud, nel pomeriggio del 4 luglio si presentava in arretramento con i quattro flussi lavici, che nei giorni scorsi avevano raggiunto la linea di costa in raffreddamento, e i fronti lavici attivi che si attestavano a metà della Sciara del Fuoco. Durante le osservazioni di questa mattina, dal Pizzo Sopra La Fossa, il trabocco lavico appariva non
più alimentato, ulteriori aggiornamenti saranno comunicati a fronte del sorvolo in elicottero previsto nel primo pomeriggio di oggi. Nella giornata del 4 luglio, il segnale sismico è stato caratterizzato da esplosioni di discreta intensità ed un’ampiezza del tremore vulcanico fluttuante tra valori bassi ed intermedi. Il quadro è rimasto pressoché stazionario nella mattinata di oggi, sia per quanto riguarda il tremore che l’intensità e la frequenza dei segnali relativi agli eventi esplosivi. Dalla giornata di ieri, le deformazioni del suolo, sia il dato GPS sia quello clinometrico, non hanno mostrato variazioni significative. Infine, il flusso di SO2 misurato dalla rete FLAME il 4 luglio, ha indicato un incremento con valori superiori al degassamento ordinario (~250-300 t/g). La media giornaliera è stata di ~180 t/g che pone il regime di degassamento su un livello medio.
Nella foto: area sommitale dello Stromboli ripresa da S. Branca (INGV) la mattina del 4 luglio 2019, dall’elicottero del 2° Nucleo Aereo della Guardia Costiera di Catania.