Sono iniziati ieri gli interrogatori di garanzia, dinanzi ai magistrati, dei professori coinvolti nell’inchiesta “Università Bandita” che ha messo nel mirino diversi concorsi truccati dentro l’ateneo di Catania.
Sono stati sentiti l’ex direttore del dipartimento di Scienze Politiche Giuseppe Barone, che contestualmente ha lasciato alcuni incarichi che aveva nella sua città natale (Modica), l’ormai ex rettore Francesco Basile e il prorettore Giancarlo Magnano San Lio. Sono difesti rispettivamente dagli avvocati Carmelo Galati, Attilio Floresta e Angelo Pennisi (Basile) e Maurizio Magnano San Lio e Rosario Pennisi.
Lunedì sarà il turno di Roberto Pennisi e dell’ex rettore, poi dichiarato decaduto, Giacomo Pignataro. Francesco Basile ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee ai magistrati respingendo le accuse e di non essere in alcun modo “capo” di una sorta di associazione e, con carte alla mano, ha dimostrato i risultati raggiunti dall’ateneo sotto la sua gestione in termini di qualità e ricerca.
Oggi verranno sentiti i docenti Michela Cavallaro, Giuseppe Sessa, Filippo Drago, Giovanni Gallo e Carmelo Monaco.