I volontari dell’OIPA che si occupano di lui lo hanno ribattezzato Acquarius, perchè è un cane che ama l’acqua. Ed è un cane che ama profondamente la spiaggia, giocare con i bambini, mettersi sotto l’ombrellone e mangiare pesce. Acquarius è diventato la mascotte di marina di Acate ma in realtà questo cucciolone, nato dall’incrocio con un labrador, vive tutto l’anno nella frazione marinara, anche d’inverno. Socievole e molto giocherellone, tutti hanno imparato a volergli bene ed è normalissimo vederlo in spiaggia. “E’ un cane che ama profondamente l’acqua e io l’ho visto, incredibilmente, portare il pesce ad alcuni gatti che stanno sulla strada”, spiega Riccardo Zingaro, rappresentante dell’OIPA ad Acate, l’associazione di volontari che si occupa di assistere e custodire i cani randagi, vaganti e selvatici. C’è da precisare, infatti, che Acquarius non è un randagio, ma un cane selvatico, cioè figlio di genitori nati in cattività. I volontari dell’OIPA seguono lui e altri cani tutto l’anno, occupandosi non solo del cibo, ma anche dei vaccini e delle sterilizzazioni. A Marina di Acate insiste una colonia di circa 20 cani ed è importante che tutti vengano sterilizzati per permettere alla comunità di adottarli.
Non si fa mai troppo per aiutare i nostri amici a quattro zampe e l’auspicio è che non siano solo i volontari ad accuparsi di loro, ma che anche le amministrazioni facciano la loro parte, sostenendo il programma di sterilizzazione e dando un aiuto concreto affinchè il fenomeno possa essere tenuto sotto controllo.