E’ la vivacità dei colori a restare impressa, la loro vitalità che si specchia sull’acqua e da essa si riflette con più vigore. Sfumature di una terra che racconta di vita. Gradazioni di un cielo al tramonto che s’innesta gradatamente nel mare, in un’estensione infinita. Un risveglio dell’anima, che parte dalla vista fino a toccare le corde più intime del cuore. E’ l’opera “Sulle sponde del Mediterraneo” che il maestro Franco Cilia ha realizzato per la 19^ edizione del premio “Trofeo del Mare, in programma il prossimo 27 luglio a Pozzallo.
La cultura del mare al centro della manifestazione che premia chi ogni giorno ne fa missione di vita più che una professione e che il maestro Cilia omaggia con la sua opera inedita il cui nome riprende il claim dell’appuntamento.
Il mare come luogo di condivisione, d’incontro e non di separazione, nella logica del premio e nell’immagine di Cilia: l’acqua elemento di vita che diventa tutt’uno con la terra madre, a baciarle il sole che diventa faro sicuro di un porto, luce dell’esistenza, emblema di speranza.
La pittura del maestro ragusano è pura immersione nel colore che evidenzia un’inquietudine di fondo, la stessa trepidazione che anima l’uomo di mare chiamato a confrontarsi con un nuovo mondo, quello marittimo e marino, pur sentendosi suo elemento maturale.
Dal 2011 gli organizzatori del premio “Trofeo del Mare” hanno deciso di sostituire la classica targa in cristallo con una vera e propria opera d’arte, affidata di volta in volta a un artista diverso, la prima opera fu realizzata dal maestro Piero Guccione, seguito negli anni da tanti altri artisti di fama. Per questa 19^ edizione la scelta è ricaduta sul maestro Cilia che per la prima volta firma l’ambito premio che sarà consegnato durante la serata di premiazione del 27 luglio.
Un omaggio al Mare Mediterraneo e alle storie di vita degli uomini e delle donne che sposano quotidianamente la cultura del mare, dell’ospitalità e del mutuo aiuto, un premio che vuole esaltare un lavoro che è vera devozione e che non può svolgersi in luogo più idoneo di Pozzallo, negli anni divenuto porta d’Europa, città di frontiera, simbolo di un’intera fascia costiera, da Siracusa a Gela, votata a rispondere alla chiamata dell’altro. Per questo il Premio non è un riconoscimento del territorio locale, ma di un’intera area votata all’accoglienza.