Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un residente di Chiaramonte Gulfi che ci segnala di alcuni problemi relativi alle vie San Giovanni, via Terlato e via Mancurzia.
“Gentile direttore,
Da qualche tempo a Chiaramonte Gulfi la situazione nelle vie San Giovanni, via Terlato e via Mancurzia è diventata insostenibile. Il quartiere, un tempo sereno e tranquillo centro storico della nostra bellissima cittadina, è diventato una zona di raduno per ragazzi arroganti che, ubriachi fradici, bivaccano fino a tarda notte. Abbiamo assistito a urla, risse, schiamazzi e anche a molto di peggio. Abbiamo più volte avvisato le forze dell’ordine che hanno anche provveduto a effettuare dei controlli ma fin’ora non è cambiato nulla.
La gente ormai ha il terrore di passare da quelle parti perché i ragazzi non si limitano a interagire fra di loro, piuttosto diventano violenti verbalmente nei confronti dei passanti e dei residenti. Sono ragazzi italiani e stranieri, accomunati probabilmente dall’età, visto che stiamo parlando di giovani poco meno che ventenni. Li vediamo arrivare spesso a tarda serata con auto di piccola cilindrata e motorini. Dopo aver parcheggiato i mezzi, non fanno altro che urlare fra di loro e, il sospetto, è che possano svolgersi attività poco lecite. Non ci risulta che, al momento, siano stati presi provvedimenti nei confronti di nessuno.
Anche il 27 agosto, durante una sera in cui si svolgeva uno spettacolo in piazza Duomo, ad un tratto abbiamo sentito urlare. Uno dei ragazzi sembrava in stato di totale incoscienza. I residenti hanno provveduto a chiamare i carabinieri ed è arrivata una volante da Vittoria. E’ stata anche chiamata l’ambulanza. Non sappiamo esattamente cosa sia accaduto ma non ci risulta che siano stati presi provvedimenti. Il nostro sospetto è che abbiano litigato fra di loro e che adesso ci sia del dissenso fra queste “bande”.
Non era la prima volta, tra l’altro, che venivano chiamate le forze dell’ordine e, nonostante i controlli, la situazione non è mai cambiata. Se qualcuno si è azzardato a dire loro qualcosa, per tutta risposta insultano e lanciano improperi alle finestre. L’auspicio è che si metta fine a tutto questo al più presto perché sono ormai mesi che viviamo in questa condizione di vera e propria paura. Paura di attraversare la strada di notte per tornare a casa, paura di imbatterci in qualcuno di questi ragazzi che, magari, non è propriamente “in sé” in quel momento.
Vorrei che questa lettera rendesse noto a tutti che Chiaramonte non è più un’isola felice e che sono tanti i problemi da affrontare e alcuni sono veramente urgenti”.
Un residente