Nel 1.223, esattamente il 29 novembre, papa Onorio III con la bolla Solet annuere approvò definitivamente la regola dei frati minori. Nelle settimane successive Francesco d’Assisi si avviò verso l’eremo di Greccio dove espresse il suo desiderio di celebrare in quel luogo il Natale. Ad uno del luogo disse che voleva vedere con gli “occhi del corpo” come il bambino Gesù, nella sua scelta di abbassamento, fu adagiato in una mangiatoia. Quindi decise che fossero portati in un luogo stabilito un asino ed un bue – che secondo la tradizione dei Vangeli apocrifi erano presso il Bambino – e sopra un altare portatile collocato sulla mangiatoia fu celebrata l’Eucaristia. Nella notte di Natale a Greccio non c’erano né statue e neppure raffigurazioni, ma unicamente una celebrazione eucaristica sopra una mangiatoia, tra il bue e l’asinello. Solo più tardi tale avvenimento ispirò la rappresentazione della Natività mediante immagini, ossia il presepio in senso moderno. Ha preso spunto da qui l’elaborazione del prof. Ciccio Licitra che, sabato sera, nella chiesa di San Francesco, in occasione dei solenni festeggiamenti dedicati al poverello d’Assisi, ha tenuto una conferenza su “Il presepe nella storia del Cristianesimo”. Un tema scelto non a caso, a parte il collegamento tra San Francesco e il presepe, visto che, subito dopo è stata inaugurata la mostra “I presepi” voluta dal parroco, il sacerdote Nicola Iudica, allestita nei locali del vecchio convento. In esposizione pezzi pregiati e di valenza anche storica che raccontano le varie interpretazioni del presepe. La mostra è aperta al pubblico e può essere visitata tutti i giorni, sino al 13 ottobre, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 20. Ieri sera, poi, un altro momento di approfondimento è stato curato dal prof. Giorgio Flaccavento che ha esposto con notevole attenzione il processo di crescita che ha caratterizzato il quartiere dei Cappuccini dal dopoguerra a oggi, mettendo in evidenza gli spunti che hanno contrassegnato lo stile architettonico dell’intera zona. Un vero e proprio tuffo nel passato che ha consentito di fare chiarezza su molti aspetti riguardanti l’intera area in cui sorge la chiesa di San Francesco. Intanto proseguono anche oggi le celebrazioni in onore del santo. Alle 18 ci sarà la recita del Rosario e la coroncina a San Francesco d’Assisi, alle 18,30 la santa messa presieduta dal sacerdote Giuseppe Russelli e animata dalla comunità parrocchiale del Preziosissimo sangue di Ragusa. Domani, martedì 24 settembre, dopo la recita del Rosario e la coroncina, alle 18,30 la santa messa sarà presieduta dal parroco, don Nicola Iudica, che, alle 19,30, animerà un momento di catechesi incentrato sulla “Spiegazione del Crocifisso di San Damiano”. Mercoledì, dopo la recita del Rosario e la coroncina a San Francesco, alle 18,30 ci sarà la celebrazione della santa messa presieduta da fra’ Paolo Messina. Alle 19,30 la catechesi sul tema “Francesco, chi sei?” a cura dello stesso fra’ Paolo Messina. Giovedì, alle 18, la recita del Rosario e la coroncina a San Francesco. Ale 18,30 la santa messa che sarà presieduta da don Giovanni Mallia della parrocchia Sacro Cuore di Modica.