Un sequestro che sa di Vittoria. Già, perchè oggi la procedura di sfratto si è formalmente bloccata. Ci troviamo in contrada Guarnieri, a pochi passi da Sampieri (Scicli), nell’azienda di Giorgio Occhipinti. Con lui, come sempre, anche il nipote Giovanni che l’ha sostenuto in questa difficile battaglia. Come si ricorderà, l’azienda è sottoposta ad una vendita piuttosto anomala. la tenuta è stata ufficilmente venduta all’asta ma dall’altro lato il tribunale ha approvato il piano di sovraindebitamento per permettere al proprietario di riacquistarla. Fino ad oggi, Occhipinti ha sborsato 30 mila euro per riacquistare la tenuta. Ma la vendita all’asta è tutt’ora considerata valida. Un pasticcio giudiziario che oggi ha visto, per la prima volta, uno spiraglio: il sequestro, infatti, stoppa la procedura.
“Questo è un giorno che resterà nella memoria e nei ricordi”, dice Giorgio Occhipinti fra le lacrime e gli fa eco il nipote Giovanni: “Non credevo più nella giustizia, ma oggi ricomincio”.
Per il sesto tentativo c’è stato uno spiegamento di forze mai visto in precedenza con tutte le forze dell’ordine allertate, compresi Vigili del Fuoco e Ambulanza.
Stamani, tutto faceva pensare che sarebbero entrati nella tenuta i nuovi acquirenti: c’era già pronto con il flex, per spezzare le catene, l’operaio della ditta incaricata e i forconi pronti a impedirlo. Tutto è cambiato quando sul posto è arrivato il Maggiore della Guardia di Finanza che ha notificato il sequestro preventivo della tenuta interessata.
Ricordiamo che per questa indagine c’era stata la richiesta di archiviazione da parte della Procura di Ragusa, ma quella di Catania ha avocato a se le indagini rinviando a giudizio l’incaricato che dovrà difendersi delle accuse sopracitate.