Gentile redazione,
Volevo esporre una problematica sul randagismo che a mio parere sta diventando molto importante nel territorio chiaramontano, soprattutto nelle campagne.
Vivo nel nord Italia ma d’estate e quando posso scendo sempre giù in campagna nella casa di mia proprietà, in zona Santa Margherita-Pomilia.
Ebbene quest’estate ho dovuto chiamare tre volte i vigili per prendersi cura di cani che venivano nella mia proprietà. Io ne ho adottato uno, ma da questo ne sono nati altri che ho tenuto e microcippato. Non riesco più a prenderne altri. Mio padre mi riferisce che in zona ne arrivano sempre tanti. Si rischia di trovarsi di fronte ad un branco, come già successo pochi giorni fa e infatti ho di nuovo chiamato i vigili. Il problema è stato risolto momentaneamente ma siamo sempre in grande allerta. Questo fenomeno riguarda tutta la comunità e soprattutto mi riferisco a quelle persone irresponsabili che non si prendono cura delle nascite sconsiderate, mettendo in potenziale pericolo tutti. Penso a chi effettua passeggiate solitarie in campagna: rischia di fare brutti incontri.
La mia sensazione è che chi di dovere stia sottovalutando molto questo fenomeno e purtroppo abbiamo già visto, in altri comuni, come il formarsi di branchi di cani randagi possa diventare seriamente pericoloso per l’incolumità delle persone.
Con questa lettera spero di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e spero che chi di competenza possa attivarsi per trovare delle soluzioni ed evitare rischi inutili alle persone.
Una chiaramontana