Il gruppo C.I.S.O.M. di Ragusa ha organizzato un fine anno solidale, rivolto ai più deboli, agli emarginati, che in genere passano il loro Capodanno a casa, da soli, mentre fuori gli altri sono in giro tra amici e parenti, a festeggiare.
Sono proprio le festività il momento più duro per chi non ha nessuno e i volontari del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, facendo proprio il carisma quasi millenario dell’Ordine di Malta “Tuitio fidei, obsequim pauperum”, che si rende concreto proprio con progetti medici, sociali e umanitari in ben 120 Paesi nel mondo, hanno voluto condividere insieme ad alcuni di loro il veglione di Capodanno.
Grazie alla disponibilità di don Paolo Alescio, parroco della chiesa di San Massimiliano Kolbe a Modica Alta, che ha messo a disposizione il salone parrocchiale, e ai tanti volontari, tra cibo, giochi, musica e regali si è brindato tutti assieme al nuovo anno.
Concetta, Loredana, Maria, Giorgio, Michele, Roberto – questi i loro nomi – da anni non festeggiavano un capodanno fuori casa e in compagnia. Qualcuno di loro a Natale non ha ricevuto inviti e ha passato una giornata come tutte le altre, solo con tanta tristezza in più. Ma stavolta nei loro occhi erano visibili la gioia e la riconoscenza, perché si sono sentiti amati, importanti e trattati alla pari.
Gli ospiti sono tornati a casa pieni di felicità e di bei ricordi. “Non dimenticheremo questa serata – dice uno di loro – e sarà bello ripensarci nei prossimi giorni. Grazie per averci coccolato e fatto sentire importanti”.
Come dice un noto proverbio, chi ben comincia è a metà dell’opera. E per i volontari del gruppo C.I.S.O.M. di Ragusa non c’è miglior inizio anno se non quello di dedicare il proprio tempo al servizio del prossimo.