“Cari operatori sanitari, ogni intervento diagnostico, preventivo, terapeutico, di ricerca, cura e riabilitazione è rivolto alla persona malata, dove il sostantivo “persona”, viene sempre prima dell’aggettivo “malata”. Pertanto, il vostro agire sia costantemente proteso alla dignità e alla vita della persona, senza alcun cedimento ad atti di natura eutanasica, di suicidio assistito o soppressione della vita, nemmeno quando lo stato della malattia è irreversibile”. E, ancora: “Nell’esperienza del limite e del possibile fallimento anche della scienza medica di fronte a casi clinici sempre più problematici e a diagnosi infauste, siete chiamati ad aprirvi alla dimensione trascendente, che può offrirvi il senso pieno della vostra professione. Ricordiamo che la vita è sacra e appartiene a Dio, pertanto è inviolabile e indisponibile”. Così il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa, don Giorgio Occhipinti, ha richiamato alcuni passi del messaggio di Papa Francesco per la XXVIII giornata mondiale del malato che sarà celebrata a Ragusa martedì pomeriggio in Cattedrale. Lo ha fatto in occasione dell’appuntamento denominato “Sulle note della solidarietà”, tenutosi ieri pomeriggio nella portineria dell’ospedale Giovanni Paolo II. L’iniziativa è stata rivolta a medici e operatori sanitari accanto ai malati e alla missione del prendersi cura. Dopo la santa messa, presieduta da don Occhipinti e animata dall’associazione culturale “Cantus Novo” diretta dal maestro Giovanni Giaquinta, si è tenuto, con i musicisti e il coro della stessa associazione, il concerto di solidarietà per le fragilità. Una serata speciale che rimarrà nella storia del nuovo ospedale in quanto realizzare una messa in portineria e alla fine un concerto non è facile né usuale. E a proposito di musica, domani, lunedì 10 febbraio, a partire dalle 16, gli studenti dell’istituto superiore statale Giovanni Verga di Modica, animeranno, sempre all’ospedale Giovanni Paolo II e su proposta della Pastorale della salute, l’iniziativa denominata “La cura tra le note – Musica e melodie nei reparti”.