Lo storico Direttore di Camarina, Giovanni Di Stefano , e’ andato in pensione dalla Regione Siciliana dopo una lunga carriera con importanti incarichi di Direzione del Servizio Beni Archeologici nella Soprintendenza di Ragusa,di Direttore del Museo Regionale di Kamarina e piu’ recentemente Direttore del Parco Archeologico di Kamarina e Cava d’ Ispica. Di Stefano aveva ricoperto anche il prestigioso incarico di Direttore della Casa Museo ” G.Verga” di Catania, che riapri’ al pubblico ,dopo anni di chiusura,con grandi apprezzamenti degli ambienti culturali etnei.
Di Stefano e’ stato allievo di Paola Pelagatti e Luigi Bernabo’ Brea. Fu proprio Paola Pelagatti che consegno’ a Di Stefano gli scavi di Camarina e del Museo di Ragusa. Nel 2016 Di Stefano rifiuto’ platealmente la nomina di Direttore del parco di Taormina proprio per non lasciare Camarina e il territorio ibleo.
Innumerevoli le campagne di scavo svolte da Di stefano a Camarina, a Castiglione, a Cava Ispica con scoperte eclatanti come il ” guerriero di Castiglione”.
Di Stefano ha promosso importantissime iniziative di promozione in Italia e all’ estero: mostre in Gernania,a Berlino,a Copenaghen,in Francia.
L’ attivita’ scientifica di Di Stefano si e’ concretizzata in piu’ di 300 articoli in riviste di archeologia italiane e straniere,ma anche in piu’ venti monagrafie edite con Giunti editore,Sellerio,Fabbrizio Serra editore,Novecento, etc.
L’ attivita’ di ricerca archeologica di Di Stefano all’estero si e’ articolata con scavi con equipe internazionali inFrancia,a Champliei,in Tunisia,a Cartagine,e a Malta. Di stefano dirige pure gli scavi a Roma,alle pendici occidentali del Campidoglip,nel portico dei trionfi.
L’ attivita’ accademica di Di Stefano e’ stata altrettanto densa: ha infatti conseguito l’ abilitazione nazionale a Professore Ordinario e a Professore Associato ed attualmente insegna nelle Iniversita’ della Calabria( Archeologia del Mediterraneo) e di Roma 2 Tor Vergata ( Archeologia delle Province Romane).
Di stefano attualmente e’ Direttore onorario del Museo civico di Modica.