I numeri da oggi sono diversi. Stamattina sono usciti alla scoperto nuovi casi che lasciano la provincia iblea sempre al gradino più basso di questa tristissima classifica, ma mettono in evidenza un crescendo.
Sapevamo che sarebbe arrivata anche da noi, e sapevamo che sarebbe arrivata puntuale questa settimana, e peggio sarà la prossima che verrà. Adesso dobbiamo solo sperare che il danno sia veramente contenuto.
Tanti gli sforzi da parte di tutti per abituarsi ai sacrifici che a quanto pare non saranno brevisimi.
Fa specie però che si vedono in giro, ancora, persone con un sorriso beffardo quasi a prendere in giro chi scrupolosamente e diligentemente si reca negli esercizi pubblici provvisto di mascherina ed attende il proprio turno all’esterno.
In Lombardia proprio questo atteggiamento un po’ da strafottenti ha portato ad un “fuori controllo totale”. Speriamo che non accada da noi e che per la stupidaggine di qualcuno non paghi un’intera collettività.
Fino ad oggi i ragusani sono stati molto bravi e pazienti: occorre però intensificare i controlli e serrare i ranghi per evitare anche la minima breccia nel muro che rischia di provocare il crollo dell’ intera diga. Quando entrate in un luogo pubblico e trovate persone senza mascherina dovete pretendere il rispetto delle regole.
Ci sono persone, come i dipendenti tutti della Medical Supporti di Ragusa che stanno sacrificando anche il loro tempo libero per cucire mascherine che mettono a disposizione, GRATUITAMENTE, di chi ne ha veramente di bisogno, per servire persone anziane, o per uscire a fare la spesa. E pare che non siano gli unici.
Proprio la Medical Supporti ieri ha pubblicato un post con piccole e semplici regole per lavare la mascherina e non buttarla, perché non possiamo per nulla permetterci il “ monouso”.
Se la diga si rompe non riusciremo a recuperare più niente, e non abbiamo il sistema sanitario che c’è in Lombardia. Se con pochi malati a Modica abbiamo fatto registrare già un’ infermiera contagiata, non osiamo pensare a cosa accadrà quando aumenterà il numero dei ricoverati, ed è fisiologico che ciò accada.
Facciamo dunque diga tutti insieme ed invochiamo rispetto delle regole e rigore da parte di tutti: il male si sconfigge con fatti concreti e non tanto con i post.