Continuano le polemiche sull’arrivo in Sicilia di tanti che non sono riusciti a rimanere lontano dalla famiglia. Per loro l’interrogativo era rimanere o fare ritorno a casa? C’è chi ha scelto l’una chi l’altra possibilità.
C’è chi, pur essendo attratto fortemente dalla sua terra e dai suoi affetti, ha deciso di rimanere al Nord, a Milano, e far sentire ugualmente la propria vicinanza alla famiglia e alla mamma, che vive a Bompietro, piccolo paese del palermitano nelle Madonie, attraverso una lettera.
Stiamo parlando del regista Ivan D’Ignoti. Un giovane siciliano emergente che ultimamente, oltre a viaggiare per il mondo e per l’Italia, ha curato la regia degli scherzi del programma televisivo Scherzi a Parte su Canale 5, con Paolo Bonolis.
Ivan ha deciso di trascorrere la propria quarantena a Milano facendo viaggiare solamente le parole, scritte nella lettera che ha pubblicato sui suoi profili social, che vi proponiamo:
Cara mamma,
so che mi aspettavi.
Sarei dovuto partire nei giorni scorsi per rivederti dopo quasi quattro mesi, ma non partirò. Non posso partire. Sono qui a Milano, chiuso in appartamento. Sono stanco di guardare film e serie tv, basta videochiamate e soprattutto basta surgelati, ho voglia di lasagne ma sai che non sono capace come te in cucina. Non sai la rabbia, la frustrazione, la voglia di scappare e prendere un treno, un aereo, fregarmene delle regole. Non l’ho fatto perché mi hai educato così.
Mi hai insegnato ad essere responsabile e a non lasciarmi tradire dalla disperazione, dall’istinto e da questa maledetta ipocondria. Fa male sentire il suono dell’ambulanze che rimbomba dalle finestre, vedere i mezzi militari trasportare le salme delle vittime, fa male non abbracciarti e sentirmi dire “ce la faremo”! Ma non ti preoccupare, in questi giorni non sto ascoltando solo la paura, sto cercando di sfruttare questo momento per fare quello che nella vita di tutti i giorni non riesco a fare: fermarmi.
Ora che la testa è libera da tutti gli impegni mi rendo conto delle cose che veramente mi fanno stare bene, e tu sei una di quelle. Le tue lasagne mi fanno stare bene, come mi culli tu quando sono triste mi fa sentire al sicuro. Mi manchi, mi mancate tanto. Ma adesso veramente non posso, è arrivato il momento di diventare grandi, di diventare più responsabili. Devo imparare a cullarmi da solo quando mi viene da piangere e mi rendo conto di quanto eri brava a farlo tu mamma.
Ti prometto che tornerò presto da te e sarò più grande, più consapevole. Stavolta le lasagne le porto io, in quarantena ho imparato a cucinare anche quelle. Appena potrò riabbracciarti ti cullerò io.
Aspettami mamma!