I professionisti e in particolar modo i commercialisti lavoreranno a fianco della Regione siciliana per velocizzare le procedure di erogazione delle somme dei fondi europei (Piano Operativo FERS) per dare liquidità alle imprese. Nei giorni scorsi il presidente regionale degli Ordini dei Commercialisti, Maurizio Attinelli, aveva scritto all’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, e al dirigente generale del settore, Carmelo Frittitta, per rappresentare la necessità di sbloccare la liquidità per le imprese che, a causa della pandemia in corso, si trovano in notevoli difficoltà. Quella di Attinelli non è stata solo una sollecitazione ad agire, ma lo stesso, a nome della categoria, ha avanzato la proposta di una vera e propria collaborazione finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo. La Regione gestisce i fondi europei, ma incontra notevoli difficoltà ad esaminare le pratiche al fine di procedere al rendiconto, per cui le procedure subiscono un forte rallentamento e, di conseguenza, non viene sbloccata la liquidità, sotto forma di rimborso, per le imprese che hanno già effettuato gli investimenti grazie, appunto, ai fondi europei. Con una nota a firma del dirigente generale dell’assessorato alle Attività produttive, la Regione ha adesso riconosciuto ai commercialisti la possibilità di ricoprire un ruolo di primo piano nella velocizzazione delle procedure in oggetto, grazie all’applicazione delle raccomandazioni dell’Unione Europea per la certificazione del revisore. In sostanza, snellendo, e di parecchio, l’iter burocratico, i professionisti potranno rendicontare le spese delle imprese e chiedere alla Regione il rimborso delle somme già investite nell’ambito del PO FESR 2014/20. “Siamo disposti- spiega il coordinatore regionale dei commercialisti, Maurizio Attinelli- ad assumerci i rischi della certificazione della spesa pur di evitare che la Regione debba restituire le somme non spese all’UE. Con la lettera di Frittitta è stato potenziato il ruolo delle libere professioni, attraverso un più diretto coinvolgimento, nel raggiungimento degli obiettivi di spesa del programma FERS. Vorremmo accelerare la spesa del piano Operativo FERS anche ai fini della sua certificazione e incrementare il livello di garanzie delle somme erogate ai beneficiari a titolo di stato di avanzamento lavoro che avrebbero copertura, oltre che con la certificazione del Revisore Contabile, anche per mezzo della rispettiva polizza a copertura dei rischi professionali. Ci auguriamo che anche l’Agenzia per la Coesione possa valutare favorevolmente questo raccordo, e rafforzarlo ancor di più”.