L’episodio si è verificato ieri a Ragusa. Un macellaio di Ragusa, risultato positivo al Covid, ha chiuso in via preventiva per sua scelta. Il tampone è stato fatto anche ai suoi familiari e si attendono i risultati. In brevissimo tempo, sui sociale e su what’sapp, si è scatenata la caccia all’untore, quasi come se essere positivo al Covid fosse una colpa. Noi lo ripetiamo: no alle gogne mediatiche.
Per chiarezza d’informazione, specifichiamo che il titolare di questo esercizio commerciale, risultato due giorni fa positivo al tampone, si era già opportunamente posto in isolamento. I familiari hanno deciso di chiudere a scopo precauzionale la macelleria, nella quale comunque erano a lavoro dipendenti che non avevano avuto contatti diretti con il soggetto in questione. È stato subito attivato il protocollo previsto in questi casi per ricostruire eventuali rapporti con altre persone, che nel caso di rischi, saranno direttamente informate. Anche i familiari conviventi sono stati sottoposti a tampone.
Lasciamo che siano le autorità competenti e non le catene whatsapp a ricostruire i fatti, tutelare la salute pubblica, dare una corretta comunicazione. E no a facili allarmismi e a scene di panico ingiustificato.