Famiglie ragusane in attesa da tanto, troppo tempo, del tampone. Ci scrive un nostro lettore, sottoponendoci una lettera in cui denuncia una situazione paradossale: dal 17 aprile il periodo di quarantena della sua famiglia è finito, ma del tampone, ancora, neanche l’ombra. C’è la necessità di recarsi in azienda e, soprattutto, il bisogno di reperire beni di prima necessità per il proprio bimbo.
Ecco il testo integrale della mail:
“Con la presente mail vi scrivo perchè sono una delle numerose famiglie in attesa di tampone.
per motivi lavorativi io, mia moglie e il mio bimbo di 6 mesi ci siamo trasferiti a Ragusa dalla Lombardia.
Siamo arrivati a Ragusa il 03/04 e il 17/04 abbiamo finito la quarantena.
Ad oggi ancora stiamo aspettando che l’Asp di Ragusa ci contatti per effettuare il tampone e nel frattempo la situazione a casa sta iniziando a diventare ingestibile sia per quanto riguarda i bisogni primari che per la mia situazione economica.
Stiamo finendo i beni di prima necessità tra cui i pannoli, latte in polvere e generi alimentari.
Inoltre, l’azienda per la quale dovrei prestare servizio inizia ad avere bisogno della mia presenza ed ogni giorno che passa ho il timore sul futuro visto che per questo lavoro mi sono licenziato dalla mia precedente posizione.
Ho cercato di contattare gli altri enti locali, ma non ho ricevuto alcuna risposta concreta”.