Che cosa succederà dopo questo periodo di emergenza sanitaria? Anche nel campo immobiliare si cerca di interpretare il futuro, di comprendere quali saranno le caratteristiche de “The day after”. “Partendo da un presupposto, e cioè che – sottolinea il presidente provinciale Fimaa Ragusa, Ivan Tirrito, che è anche presidente regionale – il patrimonio immobiliare degli italiani non ha pari a livello globale, la svendita del mattone non dovrà essere lontanamente contemplato da nessun agente immobiliare professionista che si fregia di tale titolo e se, in qualche occasione, saremo costretti ad incerottare delle esigenze, certamente eviteremo che ad avvantaggiarsene siano avvoltoi oltre confine”.
Secondo Tirrito, infatti, “la riuscita della ripresa sarà determinata da una guerra psicologica che evidenzierà tutte le nostre debolezze ma soprattutto le nostre forze quando ben gestite. L’ansia sarà il nemico numero uno che metterà a dura prova il giusto collocamento tra la domanda e l’offerta. L’agente immobiliare, oggi più di ieri – prosegue – è chiamato a svolgere un servizio altamente professionale che, per ovvi motivi di sicurezza, dovrà affrontare in assenza del proprietario spesso coinvolto nelle visite fino a poco tempo fa, rinforzando in questo modo il rapporto di fiducia con il professionista. Ecco perché è opportuno sottolineare che l’agente immobiliare post Covid sarà un esperto al passo coi tempi, effettuando ancor più un accurato screening sulla clientela, evitando al massimo i movimenti superflui”. “Le speculazioni selvagge – aggiunge il presidente Fimaa – saranno il nemico numero due ma, lasciando le redini al professionista immobiliare, quest’ultimo dovrà: rivalutare equamente gli immobili tenendo in alta considerazione le recenti esigenze e, nei limiti del possibile, cercare di soddisfare al meglio le giuste pretese (frutto di enormi sacrifici); fare cartello di intesa con i colleghi allo scopo di isolare chi del Covid voglia farsi beffa, ignorando il codice deontologico o, ancor peggio, cavalcando onde di puro interesse personale. Noi ce la faremo perché dobbiamo farcela senza se e senza ma, noi ce la faremo perché i nostri nonni ce la fecero e perché noi, adesso, lo dobbiamo ai nostri figli. Ecco perché gli agenti immobiliari aderenti a Fimaa Confcommercio hanno voluto fare conoscere a tutti questa loro percezione”.