E’ stata celebrata ieri in Cattedrale la festa di Maria Santissima della Medaglia, compatrona della città di Ragusa. Un rito particolare rispetto agli scorsi anni, quando le presenze erano state di solito numerose, anche durante il corteo processionale, perché tenutosi a porte chiuse e senza fedeli a causa dell’emergenza pandemica in corso. La santa messa del pomeriggio, in onore della Vergine, è stata presieduta dal vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, che, durante l’omelia, in occasione della V domenica di Pasqua, ha commentato i brani della liturgia del giorno, soffermandosi sui momenti iniziali dell’avventura della fede, quando la Chiesa ha cominciato a strutturarsi. “E’ stata data una spinta – ha detto il vescovo – per andare avanti, cercare di trovare le modalità per servire sì la fede ma anche coloro che vivono nella povertà. Gli apostoli cominciano a comprendere qual è la loro missione nel momento in cui Gesù Cristo li invia ad andare in ogni luogo per annunziare la parola di Dio”. Dagli apostoli giunge, poi, uno specifico insegnamento, come ha voluto sottolineare mons. Cuttitta. “Hanno compreso che dovevano essere pronti – ha spiegato – a dare la loro vita per Cristo. Anche noi dobbiamo essere ricolmi di speranza per diventare segno di consolazione e di pace per tutti coloro che non credono e che non hanno mai conosciuto il Signore. E questo lo si potrà fare ancora di più quando sarà possibile riprendere il ritmo della professione della nostra fede”. Il parroco della Cattedrale, il sacerdote Giuseppe Burrafato, ha ringraziato i fedeli che in numero sempre maggiore seguono da casa le dirette streaming proposte in occasione dei riti religiosi che si tengono quotidianamente. In questi ultimi giorni ancora di più perché il programma della festa della Madonna della Medaglia è stato seguito virtualmente da numerosi ragusani e non solo. “Una circostanza – afferma padre Burrafato – che ci riempie di gioia anche se, naturalmente, non vediamo l’ora di potere vivere questi momenti religiosi con il concorso del popolo dei fedeli”.