“Il settore del turismo è di certo tra i più devastati dall’emergenza sanitaria che si è poi trasformata in emergenza economica, con attività chiuse o comunque che fanno fatica a ripartire, con danni spaventosi su quella che è la tenuta dei fatturati, con problemi molto seri circa la sostenibilità economica di queste imprese”. E’ il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, a rilevarlo, mettendo in evidenza come sia necessario fornire una grande mano d’aiuto all’intero settore che, per l’area iblea, negli ultimi anni, ha rappresentato un motore di traino importante dell’economia locale. “Tra l’altro – prosegue Manenti – il comparto ha dovuto fare i conti con tutta una serie di criticità già nel periodo preCovid, vale a dire l’abolizione del ministero del Turismo e la distribuzione delle competenze esclusive alle Regioni. Tutto ciò ha creato confusione e conflitti di interesse con la conseguenza che si disperdono risorse e si perde efficacia operativa”. Ci sono tutta una serie di sfide da sostenere anche per le imprese del Ragusano che operano in questo settore o nei compartimenti limitrofi. “Le sfide – dice dal canto suo il presidente di Federalberghi Ragusa, Rosario Dibennardo – sono tutte riferite alla riqualificazione delle nostre attività che hanno bisogno di incentivi e di investimenti. C’è poi da risolvere un problema di accessibilità digitale che auspichiamo possa completarsi con gli investimenti sulle infrastrutture fisiche. Ma c’è pure un problema di interconnessione che riguarda i vari compartimenti del turismo mettendoli in collaborazione tra di loro con la finalità di allungare la permanenza media del turista in Sicilia e, in particolare, nell’area iblea, destagionalizzare al massimo le nostre offerte con la finalità unica di fare in modo che le imprese del comparto possano invertire la tendenza che ha visto diminuire, e in maniera pesante, i loro fatturati”.