Prima il maestoso battere dei tamburi, accompagnati dalle trombe imperiali, sulle scalinate del sagrato. Poi, i fuochi d’artificio. Quindi, il suono a distesa delle campane della chiesa. Così la comunità monterossana ha salutato, ieri sera, le celebrazioni legate ai solenni festeggiamenti per la Natività di San Giovanni Battista, patrono e protettore del centro montano ibleo. La naturale conclusione di una giornata contrassegnata da una serie di eventi liturgici molto intensi. A cominciare dalla celebrazione eucaristica presieduta dal parroco, don Giuseppe Antoci, e caratterizzata dalla partecipazione dei ragazzi dell’Acr che hanno avuto così modo di suggellare la conclusione dell’anno associativo. Le solenni celebrazioni eucaristiche della giornata sono state presiedute, inoltre, dai sacerdoti Mariusz Starczewski, Salvatore Giaquinta e Salvatore Azzara i quali non hanno mancato di rimarcare, nelle proprie omelie, le caratteristiche distintive del santo precursore la cui devozione è particolarmente significativa tra i componenti della comunità monterossana. Il parroco, d’altronde, ha fatto in modo che, alla luce delle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, la celebrazione più importante della giornata, quella serale, potesse essere seguita in diretta Facebook sulla pagina della parrocchia. Un modo che ha consentito di annullare le distanze anche perché il numero massimo dei fedeli accolti in chiesa è di 130. Tra gli eventi religiosi che hanno riscosso grande attenzione, poi, anche la cosiddetta “Notte di San Giovanni”, tenutasi alla vigilia della festa e caratterizzata da un’adorazione eucaristica notturna che ha messo in rilievo, qualora ce ne fosse di bisogno, la grande attenzione della comunità monterossana nei confronti del proprio patrono e protettore. Adesso, ci si prepara sin da ora per i festeggiamenti del martirio in programma nel periodo compreso tra fine agosto e inizio settembre.