E’ la festa del cuore. La festa che ogni giarratanese sente nell’anima. E’ la festa del patrono. Anche ieri, nonostante le restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, l’intera Giarratana si è stretta attorno al simulacro di San Bartolomeo, nel rispetto delle prescrizioni imposte dalle norme antiCovid. Sì, è vero, è mancata la Sciuta, è mancata la processione per le vie del paese, è mancato soprattutto il contatto con una figura di apostolo cara all’intera comunità. Ma i fedeli e i devoti, come accade sempre, hanno comunque voluto esprimere tutto il proprio attaccamento a San Bartolomeo. “Una figura di apostolo – ha detto il vicario generale della diocesi di Ragusa, il sacerdote Roberto Asta, che ha presieduto, ieri mattina, la messa solenne in chiesa Madre – che è cara a questa comunità e che diventa punto di riferimento, persona che mette insieme. Tutte le persone che mettono insieme ci portano a fare una esperienza speciale, che è quella dell’incontro con il Signore. E’ importante avere qualcuno che conduce, che parla di, che trasmette una conoscenza ma anche un entusiasmo. In questo caso è stato l’apostolo Filippo, entusiasta di Gesù. E questo entusiasmo che ha dentro il cuore, Filippo lo ha trasmesso a Bartolomeo. Filippo non gli dice parole per convincerlo ma gli suggerisce solo di mettersi in cammino e sperimentare. Ecco, ci vuole sempre qualcuno che ci inviti a fare l’esperienza di Gesù. La figura di Filippo dovrebbe ispirare tanti adulti a condurre i propri figli verso il Signore. Quindi, il nostro scopo deve essere quello di portare al Signore”. Tra gli appuntamenti della giornata di ieri, molto seguito quello di una insolita “cena” che, su decisione del parroco, don Mariusz Starczewki, e del comitato dei festeggiamenti, si è trasformata in una raccolta di beni durevoli e di prima necessità per le famiglie bisognose della cittadina iblea. La messa serale, poi, è stata presieduta dal parroco di Monterosso Almo, il sacerdote Giuseppe Antoci. In mezzo il corteo per le vie del paese del gruppo Vincenzo Bellini Città di Giarratana che ha fatto risuonare lungo le strade le marce più celebri della tradizione riguardante la festa del patrono.