Il gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana ha presentato un’interpellanza, rivolta in particolare all’assessore alla Salute Razza, per chiedere di sapere quali iniziative sono state messe in campo per garantire un’adeguata campagna di vaccinazione antinfluenzale per il 2020-2021.
Nel testo dell’interpellanza, si fa riferimento all’opportunità di ampliare il target vaccinale sia perché una vasta vaccinazione della cittadinanza ridurrebbe il rischio di confondere i sintomi dell’influenza con quelli del Covid-19 sia perché questa potrebbe servire come prova generale per la auspicabile successiva campagna vaccinale per il Coronavirus.
Nell’interpellanza, inoltre, si evidenzia la necessità di organizzare la campagna vaccinale adottando precise soluzioni e individuare luoghi alternativi agli studi dei medici di medicina generale, specie per quella parte di vaccinazioni di massa su prenotazione in giorni e orari dedicati, soluzioni che siano naturalmente nel rispetto del distanziamento sociale e di tutto ciò che occorre per procedere ad una vaccinazione in sicurezza.
Quest’anno ci si aspetta che i cittadini siano più sensibili all’argomento ‘tutela della salute’ e quindi è prevedibile una maggiore richiesta, tanto è vero che le Regioni, compresa la Sicilia, hanno ordinato un numero di dosi più numerose di quelle degli anni precedenti anche perché è stata ampliata la platea degli aventi diritto gratuito. Una vaccinazione antinfluenzale estesa, oltre ai benefici diretti nel ridurre le morti, ancora 40.000 l’anno in Europa e 8.000 in Italia, e l’aggravamento delle patologie croniche dovute ad una sindrome influenzale propriamente detta (ILI), ridurrebbe enormemente sindromi che possono essere confuse con il Covid-19.
La cornice operativa, sul fronte medico e organizzativo, dovrà essere necessariamente più ‘robusta’ e sostenuta dall’impegno dei medici di medicina generale. Bisognerà adottare specifiche soluzioni e individuare luoghi alternativi agli studi dei medici di medicina generale, specie per quella parte di vaccinazioni di massa su prenotazione in giorni e orari dedicati, per portare avanti una vaccinazione in sicurezza.
la campagna di vaccinazione è operativamente funzionale grazie al ruolo esercitato dai medici di famiglia che hanno saputo organizzare una medicina di iniziativa riservando cioè la vaccinazione a convocazioni in orari e giorni dedicati e differenti da quelli di ricevimento dei pazienti e destinando alla medicina di opportunità un ruolo secondario (offerta vaccinale attiva a soggetti che si recano nello studio medico per altre ragioni).
I medici di famiglia hanno sollevato la questione dell’incremento dei target vaccinali e della sua refluenza sul piano organizzativo già in una lettera del 28 luglio, ribadita il 31 agosto, e inviata all’assessore in oggetto affinché si potesse definire anzitempo un percorso idoneo alla concretizzazione di scelte organizzative e logistiche definite sinergicamente.