Ieri, domenica in Albis, Monterosso Almo ha festeggiato in modo solenne Maria Santissima Addolorata, regina e patrona principale del borgo montano. Lo ha fatto ricordando l’uscita del simulacro della Vergine, che anche quest’anno a causa delle restrizioni non è stato possibile portare in processione, per benedire le campagne circostanti al fine di propiziare il raccolto in occasione dei mesi successivi. Dopo la celebrazione eucaristica presieduta dall’arciprete, il sacerdote Giuseppe Antoci, il rito, a mezzogiorno, ha previsto la preghiera alla Vergine Addolorata e la benedizione dei campi presso Sant’Antonio u viecchiu, laddove sorgeva il nucleo originario del centro montano prima del devastante terremoto del 1693. Erano presenti lo stesso arciprete con il diacono Giovanni Agostini. A causa delle restrizioni vigenti, non è stata consentita la presenza dei fedeli che hanno potuto seguire le cerimonie attraverso il canale Facebook della pagina “Parrocchia Maria Ss. Assunta e santuario diocesano dell’Addolorata”. Nel corso della predica, padre Antoci ha ribadito il valore del rito, vera e propria devozione nei confronti della Beata Vergine Maria. Nel pomeriggio, poi, si è tenuta la celebrazione eucaristica. Invocata la protezione della Madonna con particolare riferimento al coronavirus che da mesi ancora affligge l’intera popolazione non solo italiana ma anche mondiale. Da oggi e sino al 24 aprile, inoltre, alle 18,30, ogni giorno, si terrà la recita del Santo Rosario, le litanie e la coroncina dell’Addolorata. Martedì 13, alle 20, è prevista la Lectio divina. Le celebrazioni si concluderanno domenica 25 aprile con la Festa degli angeli. Tutta la comunità dei fedeli si è stretta attorno alla propria regina e patrona e, pur non potendo seguire in presenza i tradizionali riti, ha fatto sentire la propria vicinanza alla Vergine.