Oggi, 12 maggio, è la giornata internazionale dell’infermiere. Oggi più che mai gli infermieri assicurano cure professionali a tutti in ogni settore d’impiego. “Lo sanno i cittadini – affermano il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa, il sacerdote Giorgio Occhipinti, con Giuseppe Occhipinti, componente della Pastorale e caposala della Rianimazione Covid all’ospedale Giovanni Paolo II, sempre nel capoluogo ibleo – che li riconoscono in questo periodo come i primi compagni nei loro momenti di bisogno, sia dal punto di vista clinico che umano, perché per gli infermieri, come recita il codice deontologico, “il tempo di relazione è tempo di cura”. Lo sanno le istituzioni, che ne chiedono l’intervento in tutti i contesti possibili, dalle vaccinazioni ai tamponi nel territorio, all’assistenza in ambito ospedaliero sia nei reparti Covid-19 sia nei reparti non Covid-19 perché comunque di altre patologie ci si ammala ancora”. “Gli infermieri – proseguono i due – non hanno disatteso le aspettative e, nonostante tutto, hanno dato il massimo e, ne siamo sicuri, daranno ancora il massimo. Infatti, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, le limitazioni sociali e la pesantezza dei turni da affrontare indossando le tute bianche e gli altri dispositivi di protezione individuale, hanno assistito e continueranno ad assistere senza il minimo tentennamento tutti i pazienti. Ecco perché la Pastorale della salute della diocesi di Ragusa, in occasione della Giornata internazionale dell’infermiere, ringrazia gli infermieri per tutto quello che fino ad oggi hanno fatto e per quello che in futuro faranno. Inoltre, intende ricordare Saverio e Gianni, i due infermieri che nella lotta al Covid-19 hanno perso la vita, abbracciando simbolicamente tutti gli infermieri e le loro famiglie”.
Ragusa celebra la giornata nazionale delle cure palliative
L’11 novembre è la Giornata nazionale delle cure palliative in cui viene celebrata l’importanza della cura per quelle persone affette...