Il Nucleo Ambientale della Polizia Provinciale di Ragusa anche quest’anno è impegnato a reprimere il fenomeno delle c.d. “fumarole” ovvero dell’incenerimento indiscriminato dei rifiuti agricoli deri-vanti dalla dismissione degli impianti serricoli che interessa vaste aree del territorio provinciale, con particolare riferimento alla fascia trasformata compresa tra Marina di Acate e i Pantani Longarini, ai confini con le province di Caltanissetta e Siracusa.
I controlli, voluti dal Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvato-re Piazza, e coordinati dal Comandante Raffaele Falconieri, hanno riguardato l’intera area interessa-ta dalle fumarole. Quest’anno la Polizia Provinciale farà anche uso di droni, muniti di telecamera termica, capaci non solo di effettuare una precisa mappatura con rilievi video-fotografici delle aree maggiormente soggette al fenomeno, ma anche di individuare dall’alto ed a distanza le combustioni, sia di giorno che di notte.
I servizi sono già iniziati ed hanno permesso in pochi giorni di deferire alla Procura della Repubblica di Ragusa, per smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali, 6 titolari di aziende agricole ricadenti nell’area ipparina e nel capoluogo, per violazione al Codice Ambientale -D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152-. Trattasi di L.G. 55 anni di Ragusa, D.H. 61 anni (Tunisia), G.S. 60 anni di Comiso, C.R. 48 anni di Vittoria, I.G. 60 anni di Comiso e A.M. 56 anni (Tunisia). Gli illeciti ambientali hanno interessato i territori di Santa Croce Camerina in contrada Sughero, di Acate in contrada Dirillo, di Ragusa in contrada Menta e di Vittoria nelle contrade Anguilla, Berdia e Alcerito.
Altri 5 titolari di aziende agricole, operanti tutti nel territorio ipparino, che avevano di recente di-smesso gli impianti serricoli ed accatastato i rifiuti nei propri terreni, sono stati formalmente diffidati a non procedere al loro abbandono o all’abbruciamento ed a smaltirli tramite ditte autorizzate. La pratica non più giustificabile della bruciatura dei residui vegetali e materiali plastici, vista anche la presenza rilevante di aziende agricole presenti lungo l’intera fascia trasformata, rappresenta a tutt’oggi un forte nocumento per l’ambiente e per la salute umana e non può e non deve essere con-siderata una normale pratica agricola.
Sempre in tema di dismissione di rifiuti, il responsabile del Nucleo Ambientale della Polizia Provin-ciale, Isp. Sup. Antonio Terribile, informa i titolari delle aziende agricole che, con D.D. n. 907 del 15 marzo 2021, il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura ha emanato appo-site misure fitosanitarie obbligatorie per contrastare la diffusione del virus “ToBRFV – Tomato brown rugose fruit virus” – nei terreni e nelle aree ove venga confermata la presenza dell’organismo nocivo, prevedendo apposite prescrizioni per gli operatori agricoli individuati nell’allegato “A” dello stesso decreto.
L’attività di contrasto e di repressione nei confronti di chiunque continui ad incendiare rifiuti agrico-li, sarà condotta senza sosta dalla Polizia Provinciale per tutto il periodo estivo, con servizi anche notturni.