A Giarratana è festa grande. Pur con tutte le restrizioni. Ma devoti e fedeli sanno che si avvicina il momento clou del 24 agosto, la data in cui si celebra il patrono San Bartolomeo apostolo. E l’attenzione continua a crescere. Ieri, l’atto d’avvio delle solenni celebrazioni con la traslazione del simulacro. Allo stato attuale, perdurando i lavori di ristrutturazione della chiesa patronale, San Bartolomeo è ospitato in chiesa Madre. E proprio qui si è consumata, a porte chiuse, secondo il decreto vescovile del 13 giugno del 2020, la traslazione del simulacro sulla navata centrale, accanto all’altare maggiore. Un momento che è stato annunciato dal suono a festa delle campane e dallo sparo di 24 colpi a cannone. Anche se il rito si è svolto a porte chiuse, comunque il segnale è arrivato a tutti i giarratanesi che, colpiti dalle recenti vicende incendiarie che hanno distrutto il parco di Calaforno, hanno bisogno di ritrovare una dimensione spirituale il più possibile forte per elaborare questo lutto ambientale. Le celebrazioni, dunque, proseguiranno con il triduo a San Bartolomeo apostolo che prenderà il via sabato e che quest’anno sarà predicato da don Gaetano Noto della congregazione dei missionari del Preziosissimo sangue. Si svilupperà sul tema “Il sangue dei martiri”. A officiare il rito della traslazione, ieri pomeriggio, il parroco, don Mariusz Starckzewski, con il vicario parrocchiale, il sacerdote Francesco Mallemi.