In occasione dell’inaugurazione della FAM a Ragusa, la Fiera Agroalimentare Mediterranea, che si svolge in questi giorni presso il Foro Boario, l’assessore regionale all’agricoltura Antonio Scilla ha visitato alcune aziende della provincia che rappresentano l’eccellenza del nostro territorio.
In particolare, venerdì 24 settembre, l’assessore Scilla ha avuto modo di fare un giro degli stabilimenti dell’azienda Giuseppe Rosso, brand Rosso di Sicilia, che si trova presso la zona industriale della città.
Durante la sua visita di cortesia, accompagnato dal dirigente generale Dario Cartabellotta, l’assessore ha interloquito con la proprietà, rappresentata dall’avv. Nitto Rosso, e con i lavoratori dell’azienda.
Una visita cordiale, nata soprattutto dalla volontà di voler constatare, con i propri occhi, come vi siano in tutta la Sicilia delle eccellenze nel campo dell’agroalimentare e come vi sia la necessità di tutelare il prodotto siciliano adeguatamente, di promozionarlo, identificarlo e riconoscerlo a tutti i livelli.
Durante la mattinata, inoltre, ci si è soffermati sui danni incalcolabili prodotti dalla pandemia da covid. Ci vorrà del tempo per rimediare, e questo è fuori di dubbio. Al momento, la Regione ha adottato un decreto che allunga la proroga ex lege di un anno. Una richiesta è stata fatta all’assessore, cioè l’ipotesi di una seconda proroga, in quanto le aziende fornitrici non hanno materie prime per completare gli ordine e soprattutto sono rimaste ferme durante il 2020 e hanno accumulato commesse.
Inoltre, è stato chiesto all’assessore di farsi parte diligente e di offrire un punto di chiarezza circa la possibilità di cumulare gli aiuti di cui alla sottomisura 4.2 psd Sicilia con il regime di aiuti 4.0. In questo momento, infatti, su questa particolare questione, vi è molta confusione.
“L’agroalimentare completa la filiera agricola, che rappresenta ancora oltre il 50 % del nostro prodotto interno lordo provinciale”- dichiara Giuseppe Rosso ceo di Rosso di Sicilia. “ I nostri prodotti, grazie al microclima delle nostre aree ed alla sapiente opera dei nostri agricoltori anticipano di circa un mese le produzioni continentali e ci consentono di essere presenti sugli scaffali della grande distribuzione europea. Generiamo dunque economie positive che vanno adeguatamente tutelate, rispettate, valorizzate, incrementate”.
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