-Non sono un’ isola,
non vivo in un altro mondo.
non sono diverso da te,
Ho anche io un viso con dei lineamenti,
uno sguardo pensante ed un cuore pulsante.
Rido e piango, soffro.
Ma non sono un’ isola,
e vorrei tanto che attorno a me
non ci fosse solo un vuoto freddo e silenzios
ma il calore di altre persone, proprio come me.
Persone.-
Oggi, 10 ottobre 2021 si celebra la Giornata mondiale della salute mentale, riconosciuta a livello internazionale dal 1992 per sensibilizzare le persone su temi molto importanti. Questo Giorno è supportato dall’ Organizzazione Mondiale Della Sanità attraverso attività e campagne che promuovono la conoscenza e gli strumenti atti ad intervenire sulle tematiche e problematiche connesse alla salute mentale. La prima giornata sulla salute mentale fu celebrata il 10 ottobre 1992 su iniziativa di Richard Hunter, vice-segretario della Federazione mondiale per la salute mentale; un passo importante per la storia delle problematiche psichiche, da sempre stigma sociale. Ma qualcosa si muoveva: vi era la necessità di inglobare, come giusto e naturale che sia, le patologie psichiche nel bagaglio conoscitivo e culturale della società. Nel 1994 venne introdotto un tema di riferimento che cambia ogni anno, in modo tale da focalizzare l’ attenzione sulle singole problematiche mettendo in atto una serie di azioni concrete per migliorare la vita di chi soffre di patologie mentali e di informare chi non conosce certi mondi. I temi di questi ultimi anni sono stati più che mai lo specchio della società, un modo per guardare in faccia la realtà e sensibilizzare i giovani e i meno giovani nei confronti di fenomeni purtroppo sempre più in crescita, come quello del suicidio (Tema dell’ anno 2019), in cui l’ OMS segnala il picco di suicidi senza distinzione di età, di genere e condizione sociale. Da questi allarmanti dati si è cercato sempre più di garantire la presenza di sportelli di ascolto, numeri verdi di emergenza, inclusione di psicologi negli ambienti scolastici, stanziamenti volti alle migliorìe per persone con disturbi mentali quali assistenza domiciliare, training emotivo, cura degli anziani, cooperative sociali che dovrebbero garantire lavoro e dignità anche alle persone con disabilità intellettiva. Purtroppo questi strumenti, seppur esistenti, sono insufficienti e non egualmente distribuiti nei paesi. Sia per mancanza di fondi, di personale, di strutture idonee ma anche e aggiungerei sopratutto a causa di una mentalità ancora legata al concetto di stranezza quando si parla di problemi psichici e le annesse aree di intervento quali psicoterapia, interventi psichiatrici e cura farmacologica. Nel 2016 il tema fu quello della depressione, causa di assenza sul lavoro, ritiro sociale, problematiche tra genitori-figli; è importante riconoscere che la depressione è una malattia e va trattata come tale, senza sminuire i sentimenti di chi ne soffre ma anzi promuovendo l’ informazione della sintomatologia e delle aree di intervento attraverso social media, televisione, radio, giornali, blog.
Il tema 2021 è “Salute mentale in un mondo ineguale” per far luce sulle disparità ancora esistenti tra chi soffre di malattie mentali e chi di altre patologie. Gli organi di stato si sono pronunciati in merito all’ importanza di questa celebrazione: ‘l’ intento di ogni paese deve essere quello di lottare contro i pregiudizi verso le persone affette da disturbi mentali con l’ impegno di indirizzare le nostre azioni verso una salute mentale senza disparità rafforzando la sanità territoriale’
Ancora oggi purtroppo vi è una netta separazione tra patologie mentali ed altre patologie. L’ obiettivo per quest’anno e per ogni anno a venire, deve essere quello di cancellare definitivamente il confine immaginario che è stato tracciato tra i pazienti. Ed ognuno di noi, in ogni contesto e prima di tutto come cittadini del mondo, è chiamato a comprendere e ad apportare egualità tra tutti.
Tutti hanno diritto alla salute: la tutela della salute è sancita dall’ art. 32 della Costituzione. In passato il concetto di salute era inteso come assenza di malattia, mentre oggi sappiamo che la salute va intesa come condizione di benessere fisico, mentale e sociale. Questo può avvenire solo se ogni iniziativa di cui ci si prefigge il raggiungimento per la salute del singolo e della collettività, non resta isolata, a sè stante e sporadica, ma se si inserisce all’ interno del vissuto quotidiano familiare, ambientale, sociale, permettendo ad ogni persona di vivere dignitosamente e ad accettare la propria problematica, specchiandosi nella comprensione e accettazione sociale.
“La salute mentale non può essere definita in termini di <<adattamento>> dell’ individuo alla sua società, ma, al contrario, deve essere definita in termini di adattamento della società ai bisogni dell’ uomo.”
-Erich Fromm, Ibidem.