Cercherò di narrare, attraverso una prima persona immaginaria, le caratteristiche di varie problematiche e disturbi, in questo caso del Disturbo Borderline di Personalità, per cercare di rendere più reale la percezione che il lettore avrà. Perchè a volte bisogna provare a vivere il punto di vista altrui per comprendere meglio e a fondo.
“Non ho mai capito cos’ è che non devo sentire” – Sarah Kane –
Apro gli occhi e per cercare di non essere travolto dalla mia anima in tempesta, schiaccio play sul mio tablet. Bob Dylan canta per me, così riesco ad alzarmi e a sentire solo l’ esterno e non l’ interno. Esco dalla stanza in cui dormo e cerco di non guardare nella direzione della stanza in cui sicuramente mia sorella dorme, sprofonda ancora, adombrando giorno dopo giorno il mio cuore già ferito. Come da copione vado in bagno, mi lavo e ovviamente porto il tablet con me per continuare ad ascoltare la musica. Faccio un’ abbondante colazione ricca di fibre, prendo una barretta di proteine e dopo un po’ inizio il mio allenamento. Ho 32 anni e tutti questi gesti mi aiutano a sbiadire il senso di colpa dopo le abbuffate e bevute notturne che non riesco ad evitare, come se la notte diventasse teatro in cui il piacere che io definisco “orale” fosse l’ unico mezzo per non lasciarmi andare nell’ oblìo della commiserazione e del vittimismo. Come tutte le volte in cui ho tentato di farmi del male solo per attirare l’ attenzione di chi credo di amare, ma che ovviamente rimanevano impassibili dinanzi ad un uomo che non sa essere uomo. Così la mattina fingo che non sia successo nulla e chiedo alla mia anima un po’ di tregua, e me la da, consapevole che il mio umore potrebbe cambiare da un momento all’ altro. In questi giorni penso spesso alla Sicilia, a quei momenti di spensieratezza passati con lei, una lei che poi mi ha spezzato il cuore. O sono stato io a spezzarlo a lei. Ad ogni modo penso alla Sicilia come una terra di sorriso, felicità e musica. Come la terra “unni lassai u cori”, e rido tra me e me. Ma rimane solo un bel ricordo: è meglio non cercarla, non alimentare questo amore forse non sano. So che lei aspetta un mio messaggio, un mio segno, ma mia piccola fata, non posso farlo. Devo proteggermi. Anche se non so da cosa. Dal fatto che non ho un lavoro fisso perchè non riesco ad essere costante? Dal fatto che tutti continuano a dirmi quanto io sia intelligente e non capiscono perchè improvvisamente lascio tutti i miei progetti geniali per chiudermi in una stanza, in cui alterno le lacrime alla rabbia, il sesso occasionale alla paura di rimanere solo, i giochi in internet in cui rischio di perdere la casa e le abbuffate dure a smaltire…? Mi sento come un pesce di acqua salata gettato in un lago di acqua dolce. Mi voglio bene perchè sento di non essere colpevole del mio stato emotivo, ma mi odio perchè non riesco a superarlo, continuo ad apprezzarmi e disprezzarmi senza una logica, così come faccio con gli altri, e gli amici vanno via, le ragazze si innamorano e poi soffrono, io mi innamoro e poi scappo. Ecco, il sorriso è già andato via. Queste emozioni sono un’ altalena continua. A volte la mia lucidità mi fa comprendere che sono al confine con la psicosi; lo so è contraddittorio, ma io riesco a comprendere, a volte, di arrivare al limite ed ho paura di perdermi per sempre.
Ci sarà un’ alba in cui finalmente il mio Io potrà albeggiare?
-Il termine Borderline è stato usato per descrivere quella zona di confine tra sintomatologia nevrotica e quella psicotica. La personalità borderline è caratterizzata da una modalità pervasiva di instabilità e di ipersensibilità nei rapporti interpersonali; instabilità nell’ immagine di sè, estreme fluttuazioni dell’ umore e impulsività. In questi pazienti infatti sono presenti scoppi d’ ira e comportamenti impulsivi come l’ abuso di sostanze, autolesionismo, rapporti sessuali a rischio, binge eating e tentativi di suicidio. Tutto questo per placare un senso di vuoto incolmabile che nasce da traumi subìti nell’ infanzia o dalla co-presenza di fattori ambientali e genetici. Tra i disturbi di persanalità è quello che giunge maggiormente all’ osservazione clinica, sopratutto per la tendenza suicidaria. L’ esordio si ha nell’ adolescenza o nella prima età adulta, andando a minare il consolidarsi di relazioni stabili e sane così come il proseguimento della scuola ed il lavoro nonostante la maggiorparte dei soggetti borderline siano persone dotate di grande intelligenza e qualità… qualità che spesso non riescono a sfruttare a causa della forte incostanza e instabilità emotiva. I soggetti borderline si sentono difettosi, non meritevoli d’ amore e attuano meccanismi di sabotaggio a causa dei quali si ritroveranno da soli, pensando di essere stati abbandonati da tutti. Pensaranno di non essere in grado di coltivare relazioni, di essere deboli e sbagliati per poi passare invece alla svalutazione dell’ altro… A causa di questo altalenarsi di idealizzazione e svalutazione attueranno strategie di coping: sottomissione per poi passare alla punizione, inibizione per poi passare a proteste drammatiche; insomma una continua lotta contro se stessi. Il vuoto è il sentimento predominante, intenso e lacerante, che in condizioni di forte stress potrà far presentare sintomatologie simili alla psicosi, ma tendenzialmente temporanee. Chiaramente chi presenta questa sintomatologia ricorre al consulto medico il quale indicherà, in base alle specifiche esigenze, la strada migliore da perseguire. Le parole chiavi di questo disturbo sono: impulsività, intensa instabilità emotiva, autosabotaggio. Per cui quando notiamo che una persona a noi cara è molto incostante, tende ad isolarsi, cambia umore in modo estremo o fa uso di sostanze, non pensiamo subito a giudicare o ad allontanarla bensì cerchiamo di capire se quella persona sta soffrendo, e cerchiamo di farle capire che sarebbe meglio chiedere aiuto, facendola sentire amata nonostante tutto.
L’ umore è come un’ aeroplano alto nel cielo
che improvvisamente perde quota
e si abbassa in picchiata
e per quanto provi ad aggrapparti
la vertigine ti allontana sempre più dal tuo Io
lasciando spazio alla paura estrema.
E quando avevi già chiuso gli occhi nell’ aspettarti lo schianto con la terra
improvvisamente ti ritrovi di nuovo in equilibrio
ma voli troppo basso
ed anche se la paura è passata
la voragine del vuoto si è aperta
e non sai più quale sia il sentimento meno doloroso.
Vola aeroplano,
prova a portarmi sopra le nuvole.
prova a superare lo spazio vuoto che ci vuole risucchiare.
In fondo io Mi sento e voglio lasciarmi cullare dal cielo.
L’ umore Borderline: un aeroplano instabile nel cielo.