È The trace of time, il film della regista greca Dionysia Kopana, a vincere il premio ArcheoVisiva per il miglior film, decretato dalla Giuria Internazionale di Qualità. Il documentario è stato presentato per la prima volta in Italia proprio a Licodia, davanti alla regista intervenuta personalmente, e rappresenta un ricordo postumo degli insegnamenti di Yannis Sakellarakis, in cui rivive la bellezza dell’archeologia attraverso la memoria e la nostalgia.
Il Premio Archeoclub d’Italia, dedicato al film più votato dal pubblico che ha seguito il Festival in sala e in streaming sulla piattaforma StreamCult, è stato invece assegnato al film Antica Trasversale Sicula. Il cammino della Dea Madre di Francesco Bocchieri, un film corale, prodotto in parte con il crowdfunding, che racconta il cammino attraverso le emozioni dei suoi protagonisti.
Infine, è stato conferito il premio Antonino Di Vita all’archeologo Lorenzo Nigro, per la sua attività professionale di promozione della conoscenza del patrimonio storico-artistico e archeologico. L’opera “L’Oracolo” dell’artista scomparso Santo Paolo Guccione è stato consegnato dalla prof.ssa Maria Antonietta Rizzo Di Vita.
L’ultima giornata del Festival si è aperta con la consueta passeggiata all’interno del centro storico di Licodia Eubea, con una visita molto partecipata all’interno del Museo Archeologico “Antonino Di Vita”, a cui hanno preso parte anche gli studenti, già protagonisti della sezione Ragazzi e Archeologia di venerdì. Il percorso si è concluso presso i ruderi del castello Santapau con la performance live di Margherita Peluso e Pamela Vindigni, insieme agli altri componenti del progetto Madre Terra, Natura-Naturans. Tra materia, immagine e corpo, che ha ampiamente coinvolto il numeroso pubblico presente.
Le proiezioni sono cominciate nel pomeriggio, con la presentazione degli ultimi due film in concorso. Il primo, Viarium. Paesaggi culturali dell’Ager Bantinus è un documentario presentato in prima regionale, prodotto dall’Ente Morale Pinacoteca Camillo d’Errico e firmato da Francesco Gabellone, che racconta del progetto di studio del territorio tra il castello di Monteserico e Palazzo San Gervasio, attraverso 29 siti rintracciati lungo la via Appia antica.
La seconda e ultima delle proiezioni in concorso è stata una prima internazionale, Qui a écrit la Bible? Le mystère révélé di Nathalie Laville. La regista ha presentato personalmente il documentario prodotto da Tournez S’il Vous Plaît Production e dedicato al Libro per eccellenza e alle tante domande senza risposta che circondano il mistero sulle sue origini.
Prima della cerimonia di premiazione, all’interno della Finestra sul documentario siciliano, il regista modicano Andrea Giannone ha presentato il suo Anni vinti. Il biennio rosso degli iblei, dedicato a una pagina della storia d’Italia che ha avuto come protagonisti 21 operai della Sicilia orientale, vittime della violenza fascista.
“Questa undicesima edizione –affermano i direttori artistici del festival Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele- è stata speciale, per il numeroso pubblico che ha partecipato, per la qualità dei film in concorso, per le numerose delegazioni artistiche intervenute, per gli eccezionali eventi collaterali che hanno attirato visitatori da ogni parte della Sicilia. Siamo pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti, che confermano come questa manifestazione abbia ormai acquisito prestigio e riconoscibilità a livello internazionale. La dodicesima edizione sarà dal 13 al 16 ottobre 2022 e stiamo già pensando al programma e alle tante novità che metteremo in campo”.