Prosegue l’impegno di Poste Italiane nel creare nuove opportunità di lavoro nel nostro Paese anche in un periodo segnato dall’emergenza sanitaria ed economica. In Sicilia, dove al momento secondo gli ultimi rilievi Istat quasi il 40% della popolazione è fuori dal circuito produttivo, la scelta dell’azienda – che con i suoi 125mila dipendenti è il primo datore di lavoro d’Italia – segna un’inversione di tendenza rivolgendosi soprattutto ai giovani disoccupati.
Da inizio anno sull’Isola sono state 55 le assunzioni effettuate che si sommano ai 51 inserimenti del 2020. Di queste, 86 risorse sono state selezionate dal mercato per rafforzare l’organico degli uffici postali dell’Isola, tra operatori di sportello e specialisti consulenti finanziari, mentre altre 20 sono state inserite nella filiera logistico postale, avendo già lavorato in passato con Poste Italiane come portalettere o addetti allo smistamento con uno o più contratti a tempo determinato e per una durata complessiva di almeno 9 mesi.
Il piano di stabilizzazioni delle risorse destinatarie di precedenti contratti a tempo determinato con Poste Italiane segue gli accordi sindacali del 13 giugno 2018, dell’8 marzo e del 18 luglio 2019 nonché le successive intese in materia e, in particolare, quella del 22 dicembre 2020 che ha previsto 250 stabilizzazioni totali distribuite in 44 province in tutta Italia.
Tra le nuove risorse assunte in provincia di Ragusa c’è Federica Giompiccolo, 29enne ragusana con una laurea magistrale con lode in Economia, in servizio come consulente finanziario presso l’ufficio postale di Rocciola Sorda a Modica. “Ho puntato tutto su questa opportunità – afferma -. Sono stata fortunata ma ho anche lavorato tanto per arrivare dove sono adesso”. Con in tasca un titolo di studio con lode e una giovane età, fino a poco tempo fa Federica era una tra i tanti giovani siciliani alla ricerca di occasioni professionali fuori dall’Isola. Prima a Milano, poi a Roma, la neo laureata si mette subito in gioco con esperienze nel settore finanziario seppur con contratti precari. Una realtà, come racconta lei stessa, fatta soprattutto di sacrifici e di rinunce: “All’inizio ho puntato tutto sulle possibilità di carriera, spostandomi dove il lavoro c’è e dunque lontano da casa. Ma non ero felice, mi mancavano il calore delle persone, il clima, il buon cibo, la genuinità dei rapporti, in una parola la Sicilia. Né tantomeno potevo definirmi economicamente stabile. Così ho deciso di fare un passo indietro rimettendomi in gioco nella mia Isola nella speranza di sentirmi più gratificata a livello personale. Non potevo immaginare che avrei realizzato il sogno di ottenere proprio nella provincia di Ragusa il lavoro che desideravo”.
Per Federica la candidatura sul sito di Poste Italiane, in risposta a una posizione aperta come consulente, arriva in un periodo di disoccupazione. Alle spalle, l’ultima ennesima esperienza non retribuita e cento altri curriculum vitae inviati senza esito. “Non nutrivo alcuna aspettativa – ammette -. Come la maggior parte dei miei coetanei in Sicilia ero rassegnata all’idea che i tentativi di realizzazione nella mia terra sarebbero stati vani. E invece un giorno ho ricevuto una mail di risposta e da lì ha avuto inizio l’iter di selezione in Poste”. Prima una serie di test, poi un questionario tecnico e infine un colloquio.
Per la giovane consulente finanziaria della sede di via Resistenza Partigiana a Modica “lavorare a trenta minuti da casa era impensabile. Eppure ci ho creduto e ci ho provato, e oggi grazie al mio lavoro sono indipendente e sono andata a vivere da sola”.
Federica trascorre le sue giornate lavorative facendo ciò che ama. Un lavoro per il quale ha studiato e il contatto con le persone per lei irrinunciabile. Durante la pausa pranzo si ritrova coi colleghi, per lei una seconda famiglia, a condividere un pranzo veloce acquistato dietro l’angolo in una giornata di sole. “Ai miei coetanei e conterranei dico – conclude – che trovare la propria strada nella nostra terra è difficile ma non è impensabile. Spero che la mia esperienza possa essere uno stimolo per gli altri a non mollare”.